Il mistero dell’inquisitore Eymerich non avrebbe dovuto chiamarsi così. Lo avevo intitolato Le correnti di Eymerich, anche perché, in tutto il libro, non si fa che parlare di correnti. Poi accade che, nel giugno di quest’anno, “Il Venerdì de La… Continua a leggere →
Si può concepire un libro come un gioco? Si può pensare di scrivere con la manifesta intenzione di ridicolizzare i propri personaggi? Kundera con Amori ridicoli (Adelphi) risponde in modo esauriente a queste domande e a tante altre che nascono… Continua a leggere →
Una voce calma e profonda quella con cui Jarmila Očkayová nel romanzo Verrà la vita e avrà i tuoi occhi (Baldini & Castoldi) urla le parole di Stefania: un addio alla morte e una lunga carezza d’amore. Stefania, colei che evoca,… Continua a leggere →
“Tanti avvenimenti bizzarri, racconti meravigliosi e sentimenti inattesi avrebbero avuto senza dubbio di che farmi riflettere tutta la notte; ma, devo ammetterlo, i sogni che mi avevano promesso mi interessavano più di tutto il resto.” Così Alfonso van Worden, capitano delle… Continua a leggere →
WIDOKZ ZIARNKIEM PIASKU Zwiemy je ziarnkiem piasku. A ono siebie ani ziarnkiem, ani piasku. Obywa sie bez nazwy ogólnej, szczególnej, przelotnej, trwalej, mylnej czy wlasciwej. Na nic mu nasze spojrzenie, dotkniecie. Nie czuje sie ujrzane i dotkniete. A to, ze… Continua a leggere →
Il sax basso è un monologo che Josef Skvorecký dedica a se stesso. Anzi dedica a quel giovane se stesso diciottenne, complessato e non certo saggio perduto tra le folli illusioni nella grande e altrettanto illusa Boemia comunista degli anni… Continua a leggere →
Esistesse la categoria, “Ritratto di signora”, di Jane Campion, si potrebbe definire a buon titolo “film per sole donne”. Esistesse un genere, si chiamerebbe: pornografia sentimentale. L’evidenza, come è noto, è sempre oscena, quella dei sentimenti, poi, lo è a… Continua a leggere →
DIECI ANNI DI CARCERE AL BOIA DI SREBRENICA – DRAZEN ERDEMOVIC UCCISE 100 PERSONE. FORSE SCONTERÀ LA PENA IN ITALIA – AL TRIBUNALE DELL’AJA LA PRIMA SENTENZA. La Repubblica, Sabato trenta novembre millenovecentonovantasei. C’è la foto del boia (venticinquenne) sul… Continua a leggere →
Parlare della fantascienza sovietica degli anni ’50 significa guardare in faccia il vuoto e chiedergli il perché di questo silenzio. Se gli inizi della SF, negli anni ’20, furono interessanti e promettenti e fiorì una letteratura che prendeva di petto… Continua a leggere →
Ma come fa una solitudine a essere troppo rumorosa? Probabilmente se lo saranno chiesto un po’ tutti quelli che hanno scelto, come me, di leggere il libro dello scrittore ceco Bohumil Hrabal: Una solitudine troppo rumorosa, appunto. Io mi sono… Continua a leggere →
Un capolavoro. Si chiude il libro, si prende fiato. Ci vuole un po’ di tempo per riprendersi dallo stupore: ventisei pagine di assoluta perfezione, più un colpo di scena finale da mettere i brividi. Enciclopedia dei Morti, di Danilo Kiš… Continua a leggere →
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