Anno 1 | Numero 3 | Novembre 1997

Il numero 3 di ex libris del novembre 1997 era dedicato ad autori dalla Spagna e dal Portogallo. Molti spagnoli e qualche portoghese, in realtà.

Benìto Pérez Galdós è considerato l’autore spagnolo più importante e noto dopo Cervantes. Nasce nel 1843 a Las Palmas (Canarie) e si trasferisce presto a Madrid dove frequenta i teatri e l’Ateneo, ma soprattutto la Calle (il mondo dei rapporti sociali della grande Madrid piccolo-borghese). Negli anni 1820-21 scrive il suo primo romanzo La fontana de oro. Collabora a varie riviste. Alla fine del 1800, tra vari romanzi, scrive Tristana, pubblicato in Italia dalla Garzanti.
Ma andando ancora più indietro nel tempo, e parliamo di teatro. Dopo il 1760 con l’avvento al trono di Spagna di Carlo III, il teatro spagnolo è soggetto a una ventata di rinnovamento a opera di Nicolás Fernández de Moratín e di José Clavijo Fajardo. “Il teatro di de Moratín è stato definito moralizador: connotazione che talvolta limita la preziosità dell’opera, danneggiandone l’effervescenza.”
Negli anni ’60 uscì in Spagna un libro di un neuropsichiatra, direttore dell’ospedale psichiatrico di San Sebastián, Tiempo de silencio, di trasparente impianto autobiografico, con cui, adottando registri stilistici di straordinaria espressività, egli si distaccava dalle convenzioni realistiche e oggettive proprie della narrativa a lui contemporanea. Il libro di Luis Martín-Santos fu pubblicato in Italia da Feltrinelli.

Esther Tusquets è stata una scrittrice, saggista ed editrice catalana. Ha diretto la casa editrice Lumen di Barcellona. In questo numero consigliamo Lo stesso mare di ogni estate pubblicato da La Tartaruga, casa editrice fondata da Laura Lepetit nel 1975 e che pubblica libri di narrativa italiana e straniera, critica letteraria, filosofia e politica esclusivamente scritti da donne. Altra donna presente nel numero è Ana Maria Matute nata e vissuta sempre a Barcellona dove è mancata nel 2014. Ha occupato una posizione preminente all’interno della letteratura spagnola del Novecento. L’ultimo libro da pubblicato è Paraíso inhabitado nel 2008. L’ultimo autore spagnolo presente nel numero è Manuel Vázquez Montalbán, poeta e scrittore spagnolo (Barcellona 1939 – Bangkok 2003) deve la fama internazionale ai romanzi polizieschi incentrati sulla figura dell’investigatore Pepe Carvalho.

La Spagna è rappresentata dal numero anche dal regista spagnolo Pedro Almodóvar che da lì a poco dopo il nostro pezzo su Carne tremula avrebbe raggiunto la fama mondiale con Tutto su mia madre.

Il Portogallo non poteva non essere rappresentato da Fernando Pessoa riconosciuto come uno dei massimi letterati del Novecento. Nel 1997 scrivevamo: “Finora noto in Italia per la sua opera poetica e diaristica dispersa su una miriade di eteronimi, una serie di nuove edizioni ne svela gli interessi sociologici, politici ed esoterici. E già si bisbiglia che il suo mitico baule di inediti conservato alla Nazionale di Lisbona, il cui spoglio non è ancora terminato, contenga altre sfiziose sorprese.” E credo sia ancora così. Altro autore fondamentale della letteratura portoghese era ed è José Saramago: scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta e critico letterario portoghese, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1998. Sicuramente meno nota ai più è la scrittrice e poetassa Florbela Espanca pseudonimo di Flor Bela de Alma da Conceição. Poetessa portoghese, poetessa suicida a trentacinque anni, studentessa dell’Università di Lisbona, tre volte moglie e due divorziata, inquieta e solitaria, simbolo e paradigma della coscienza femminile, di una “sensibilità” acuta e pungente in un costante e diretto rapporto con l’altro lato della crosta terrestre, con ciò che è oltre o “sotto” il visibile, persa in un’analisi feroce ed impietosa della propria condizione di donna.

Il numero è aperto come sempre da un autore italiano che si autorecensiva. In questo numero l’ospite era Enzo Fileno Carabba con il suo romanzo La foresta finale. Anche il Protagonista è un autore italiano ovvero Michele Serra con il suo Il ragazzo mucca.

Buona riscoperta a todos!

Lea Iandiorio

Gli altri editoriali:
Anno 1 Numero 1: Viaggi
Anno 1 Numero 2: Festivaletteratura