Anno 1 | Numero 6 | Marzo 1998

“I romanzi vivono. Vivono, e influenzano noi che stiamo da quest’altra parte come degli amici… Per due ore, per una notte, noi viviamo in quel mondo.”

Amrita, l’ultimo romanzo di Banana Yoshimoto vive, e noi viviamo per più di una notte nel suo magico mondo. Letta l’ultima riga, il sogno creato dalle abili mani, Banana non svanisce, ma continua ad avvolgerci. È questa la magia che la giovane scrittrice giapponese riesce ad ottenere immancabilmente con ogni suo scritto, ma forse, con quest’ultimo ancora di più. Oriente, Giappone, Tokyo. Una famiglia un po’ diversa dalle altre: una mamma vedova con un nuovo fidanzato; un bambino delle elementari che scopre di avere poteri particolari; una sorella, Sakumi, che perde e riacquista la memoria; la loro giovane cugina; e infine un’amica della mamma delusa in amore, tutti insieme a vivere sotto lo stesso tetto. Le loro vite finiscono inevitabilmente per trasformarsi, cambiano per raggiungere nuovi equilibri che poggiano su fragili felicità. Pur travolti da dolorose esperienze, i protagonisti riescono comunque a sopravvivere e a raggiungere nuove arnioni e. È per diventare felice che sono nata, e che sono vissuta, dice Saseko, figura enigmatica ed affascinante, svelando solo per un momento il segreto di Amrita: la Felicità.

È la ricerca della felicità come serenità d’animo, che spinge i personaggi a scavare nelle proprie coscienze, ad analizzarsi fino in fondo alla continua scoperta e conoscenza di se stessi. Così la storia di Sakumi, “protagonista” del romanzo, è la storia di una ragazza che cerca un equilibrio per vivere serenamente con se stessa, riuscendo ad ottenerlo. Guardando più a fondo la storia di Sakumi non è altro che la storia di ogni essere umano nella continua ricerca di sé.

Amrita è sicuramente il romanzo della maturità di Banana Yoshimoto. La potenza del suo linguaggio così limpido e poetico, finisce per catturarci completamente nel suo incantesimo. Al lettore non resta che svegliarsi… ammesso che lo desideri.

Francesca Serva

 

Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico caso letterario. Dei suoi altri libri, tutti pubblicati da Feltrinelli, ricordiamo: N.P. (1992), Sonno profondo (1994), Tsugumi (1994), Lucertola (1995), Amrita (1997), Sly (1998), L’ultima amante di Hachiko (1999), Honeymoon (2000), H/H (2001), La piccola ombra (2002), Presagio triste (2003), Arcobaleno (2003), Il corpo sa tutto (2004), L’abito di piume (2005), Ricordi di un vicolo cieco (2006), Il coperchio del mare (2007), Chie-Chan e io (2008), Delfini (2010), Un viaggio chiamato vita (2010), High & Dry. Primo amore (2011), Moshi moshi (2012), A proposito di lei (2013), Andromeda Heights. Il Regno 1 (2014), Il dolore, le ombre, la magia. Il Regno 2 (2014), Il lago (2015), Il giardino segreto. Il Regno 3 (2016), Another World. Il Regno 4 (2017) oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom (Moonlight Shadow, 2012, Ricordi di un vicolo cieco, 2012, La luce che c’è dentro le persone, 2011). Banana Yoshimoto ha vinto il premio Scanno nel 1993, il premio Maschera d’Argento nel 1999 e il premio Capri nel 2011.

Fonte: feltrinellieditore.it

 

In libreria

Banana Yoshimoto
Amrita
Feltrinelli, 2002

Collana: Universale Economica
Traduzione di G. Amitrano
312 p., brossura

€ 8,00

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