Da quando nasce Miguel, che tutti definiscono bellissimo, le lunghe giornate di Merida, città del magico Messico, seguono il ritmo delle tappe di vita di questo bel guapo.

Fin da subito tutti cominciano ad adorarlo, dalle infermiere, al padre Vincent Moya, anche lui bellissimo, al nonno Hermenegildo con l’innato senso del ritmo, accorso pure lui alla nascita del nipote, con l’immancabile registratore dal quale fluiscono le note della sua musica preferita Jarabe Tapatìo, per non parlare delle donne di Merida che s’innamorano tutte all’unisono.

Il fratello Santiago si avvicina timido alla stanza di ospedale ove la madre Maria Serrano, che non è mai stata bella ma hermosa dentro, sente arrivare da lontano la processione di persone che porteranno Miguel per depositarlo sulle sue braccia.
Santiago è l’ultimo della lunga fila di persone venute a vedere Miguel. Nessuno fa caso a lui che ha “il corpo contratto, i pugni chiusi, gli occhi feriti di solitudine”.
Solo la madre lo chiama a sé e gli chiede cosa ne pensi del fratello. “Che è bellissimo” ripete lui automaticamente.

E sarà sempre così: Santiago un passo dietro a Miguel, a sbirciare nell’ombra e a sentire l’eco della scia delle passioni che il fratello suscita nell’intero abitato di Merida ed oltre i suoi confini.
Miguel si specchia infatti negli sguardi innamorati della sua bellezza e si lancia con impeto, spavalderia e vitalità nel vortice della vita e delle passioni, ammaliato lui stesso dalla trasformazione delle cose e delle persone che lo avvicinano.
Santiago invece sperimenterà la forza di un sentimento contrastante di protezione e di amore per il fratello, ma anche di rabbia nei suoi confronti perché la bellezza di Miguel distrugge sempre ciò che spetta ed appartiene a Santiago.

Gli eventi della vita si susseguono implacabili e fatali ed entrambi i fratelli dovranno attraversare la loro esistenza facendo un percorso difficile, simbiotico e sconvolgente prima di diventare uomini, dare un senso alla storia della loro famiglia, dare spazio alle loro inclinazioni e trovare quiete dentro di sé.

Bellissimo di Massimo Cuomo è un romanzo che ha continui approfondimenti psicologici, tutti molto intensi, appassionanti e coinvolgenti come la forza della vita che lega questi due fratelli sullo sfondo di un magico Messico con i suoi rituali, i sgargianti colori, la vitale e malinconica musica.
Un romanzo che rispecchia appieno il titolo.
È bellissimo.

Cinzia De Angeli

 

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Massimo Cuomo è nato a Venezia nel 1974 vive a Portogruaro.
Si è laureato in Scienze della Comunicazione a Bologna. Ha pubblicato i romanzi Malcom (2011), Piccola Osteria senza Parole (2014), Bellissimo (2017), tutti per le Edizioni E/O.