Diabolo Edizioni è una casa editrice indipendente, gestita dal direttore responsabile Riccardo Zanini e da Elisabetta Tramacere riferimento per redazione e ufficio stampa. “Insieme scegliamo, curiamo e pubblichiamo graphic novel e fumetti, pochi titoli ogni anno, tutti realizzati con la massima cura”, precisa Zanini. “Abbiamo scelto di proporre fiction, di generi e stili differenti, ma tutte storie indiscutibilmente “Diabolo”: inattese, anticonformiste, talvolta scomode, capaci, sempre, di lasciare un segno in chi le legge. Il nostro slogan recita “Se ci fosse un rogo i nostri libri ci finirebbero dentro”; il pay-off è “Diabolo, burning stories.”
Il progetto è nato nel 2012 in seno alla casa editrice spagnola Diábolo Ediciones, con il fine di tradurre e commercializzare in Italia titoli del catalogo spagnolo. La sede operativa è stata a Madrid fino a tutto il 2016, per poi trasferirsi a Torino nel 2017. Pur separandosi dalla società spagnola e acquisendo autonomia giuridica, Diabolo ha mantenuto la denominazione originale, con l’intenzione di dare continuità al progetto editoriale e insieme rinnovarne gli obiettivi adattandoli al contesto italiano.
“Proseguiamo oggi, consolidandole, due delle linee editoriali inaugurate nel periodo “spagnolo” della casa editrice”, aggiunge. Le graphic novel, opere di finzione autoconclusive, di carattere letterario, formato 17×24 o 15×21, in brossura o cartonate, rivolte prevalentemente alle librerie e ai lettori di narrativa; gli albi e le serie – composte da 2 o 3 uscite – con formati variabili dal manga (13×19), al cartonato francese (21×30), storie di genere per le fumetterie e gli appassionati, ma non solo.
“Negli ultimi anni di attività abbiamo incrementato la produzione di titoli originali, affiancando alle proposte acquisite sui mercati internazionali, quelle ideate e sviluppate internamente lavorando con autori italiani”.
I libri Diabolo si possono trovare in fumetteria e in libreria, grazie ai distributori nazionali Manicomix e CDA, ma sono anche ordinabili direttamente dallo store del sito (www.diaboloedizioni.it).
C’è un libro che ha in qualche modo dato il la a tutto?
Un momento sicuramente significativo nella storia della casa editrice è stata la scoperta di Thomas Gilbert, autore francese di cui abbiamo pubblicato due opere: La saggezza delle pietre e Le figlie di Salem. Si tratta di un autore da subito molto apprezzato in Italia, per l’originalità delle sue narrazioni e per la forza dei suoi disegni. Si tratta di opere che rientrano pienamente nella nostra idea di “burning story”, per tornare al nostro pay-off, storie in grado di incidere nell’immaginario dei nostri lettori. È attraverso pubblicazioni come queste che abbiamo consolidato la nostra idea di catalogo e in generale la nostra mission.
Qual è il valore aggiunto di Diabolo?
L’originalità e la qualità della proposta: pubblichiamo pochi titoli ogni anno, tutti scelti con grande attenzione. In questo modo possiamo anche dedicare la massima cura alla promozione dei nostri autori e delle loro opere. Per noi è importante che chi sceglie i nostri libri ci ritrovi ogni volta. Detto questo all’interno del settore editoriale, quello del fumetto è un comparto in crescita, proprio per la crescente qualità e varietà dell’offerta, che ha ormai raggiunto una maturità di livello internazionale.
Il vostro genere, decisamente originale, vi consente di resistere in un settore decisamente in difficoltà?
Fumetto e graphic novel rappresentano un comparto in controtendenza rispetto al settore editoriale in generale. Detto ciò, l’aumento di chi crea storie è visibile anche nel nostro ambito, ma si tratta quasi sempre di autori che leggono anche moltissimo, creando una crescita complessiva di attenzione verso questo linguaggio.
Come scegliete e selezionate i vostri autori?
Nel caso di acquisizioni dall’estero cerchiamo storie e segni (stili grafici) fortemente autoriali, non banali e originali rispetto alle mode, opere sfuggite all’attenzione dei nostri competitors che propongono molte novità puntando soprattutto sugli autori più in vista. Nel caso invece di produzioni originali cerchiamo di conoscere direttamente gli autori, attraverso una costante ricerca in rete e nei principali appuntamenti fieristici e culturali del settore; è importante che i nostri autori abbiano le nostre stesse inquietudini e si riconoscano nella nostra mission, solo così le loro storie possono far parte del nostro catalogo.
Come promuovete i vostri libri?
Le fiere e gli eventi promozionali che organizziamo sono momenti fondamentali nella nostra strategia commerciale perché ci permettono di stabilire un contatto diretto con i nostri lettori e di fidelizzarli. Per questo dedichiamo moltissimo tempo alle fiere di settore, alle proposte culturali rivolte ai festival e agli incontri promozionali. Altrettanto importante è la cura dei rapporti con quei librai particolarmente attenti alla tipologia di libri che proponiamo. Chi conosce e apprezza i libri a fumetti spesso è un collezionista o comunque un lettore appassionato che ci tiene a possedere i volumi che attirano la sua curiosità, riconoscendone il valore.
Diabolo si definisce una casa editrice indipendente. Cosa vuol dire concretamente e cosa pensa dell’editoria a pagamento?
Fare editoria indipendente significa operare con risorse limitate, attraverso circuiti commerciali diversi dalla grande distribuzione, con logiche tese alla qualità piuttosto che alla quantità, all’artigianalità piuttosto che alla produzione industriale, cercando un contatto diretto con i lettori e proponendosi con una voce riconoscibile. Questo non vuol dire operare “ad un livello inferiore” per qualità della proposta culturale, anzi, per noi vuol dire esattamente il contrario. Per quanto riguarda l’editoria a pagamento crediamo che non debba esistere: se l’editore rinuncia al proprio ruolo di selezionatore, curatore e promotore culturale, assumendosi i rischi connessi, perde la sua ragion d’essere.
Rapporto tra carta e digitale: alla fine resterà in piedi solo uno dei due o credete che la convivenza sia possibile?
La convivenza tra editoria digitale e tradizionale non solo è possibile, ma è già una realtà. Il mondo editoriale è estremamente variegato, in esso ci sono settori cui le nuove tecnologie hanno portato beneficio – penso alla saggistica universitaria e alle riviste specializzate – e altri che semplicemente ne risentono meno: il libro a fumetti resta un oggetto culturale in cui la fisicità gioca un ruolo imprescindibile, così come per i libri d’arte in generale.
Cosa c’è nel futuro di Diabolo? Avete nuovi progetti in cantiere?
Vorremmo aumentare leggermente il numero di nuove proposte, per consolidare le linee editoriali esistenti, aumentandone la visibilità, la continuità e la regolarità nel tempo. Per questo stiamo costruendo reti professionali e di autori, soprattutto nazionali, con cui instaurare collaborazioni in grado di durare nel tempo. Un’altra strada che stiamo già percorrendo è quella di sperimentare nuove strategie commerciali da affiancare al tradizionale processo produttivo/commerciale dell’editoria; strumenti quali il crowdfunding, la prevendita da affiancare alla comunicazione social per creare comunità di lettori da far crescere intorno a singoli progetti.
Intervista a cura di Marco Grasso
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