Per rinascere bisogna morire al mondo e a se stessi. Ed è proprio questo il destino che spetta a Luigi Derigo, proprietario di saline e uomo senza grandi passioni né dolori, abituato a vivere in una sorta di distrazione, fino al giorno in cui avrà inizio il suo lugubre calvario, e sarà costretto a morire e rinascere, a soffrire come mai avrebbe immaginato e a svelare senza più ipocrisie il fondo abominevole dell’animo umano. Alcuni avidi individui, per tenere nascosto un segreto, si incaricheranno di ucciderlo. A lui toccherà la fatica e l’orrore di risvegliarsi, non morto, nel territorio dei morti, e di lottare con la carne e il disgusto, con il Dolore e col Buio, con l’Odore, la Fame, la Sete e il Terrore. E, superate con inaspettata forza tutte queste prove, dovrà infine scontrarsi con la propria stessa morte. Ma questo più tardi: prima sarà condannato a vivere una seconda vita e a trasfigurarsi, grazie all’aiuto di una strega rude e pietosa, in Faccia di Sale, mito e fantasma, padrone della città Vecchia e della cattedrale di Nostra Signora delle Acque: signore incontrastato della sua cripta e del suo campanile. La cripta in cui, come topo, si rifugia, e il campanile dal quale, come falco, sorveglia, come unico testimone, i vizi, le miserie e gli inganni di coloro che un giorno furono suoi concittadini. Dall’alto si possono vedere tante cose. E Faccia di Sale, mostro spaventoso, innocente e crudele, può finalmente aprire gli occhi sulle orribili e meschine verità dell’esistenza. Anche Faccia di Sale, per salvarsi, dovrà a sua volta morire, ma non prima di aver sondato l’immondo abisso che si nasconde nell’animo di ogni uomo: in suo cugino Ruggero, in paron Ferraro e perfino in se stesso. Ambientato nell’anno del Signore 1699, questo romanzo ci regala qualche personaggio memorabile e alcune tra le pagine più nere della narrativa italiana contemporanea. Baldini, come sempre, scandisce la sua narrazione con visioni nitide e descrizioni odorose di luoghi e paesaggi. Così, ancora una volta, abbiamo la possibilità di respirare l’aria spessa dei canali e di vedere il vento che agita i campi come una mareggiata, di assistere alla faticosa lotta degli uomini con la natura e di sederci su un argine a riprendere fiato, osservando il colore cupo del cielo, gonfio di pioggia, che si abbassa sull’orizzonte piatto dell’Adriatico.

Giampiero Rigosi

In libreria

Faccia di sale di Eraldo Baldini

Eraldo Baldini
Faccia di sale

Fernandel, 2017
Collana: Fernandel
144 p., brossura
€ 13,00

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