Il tratto distintivo di questo romanzo è la velocità: inizi a leggerlo e, quasi senza accorgertene, ti ritrovi all’ultima pagina, come se la lettura fosse stata una corsa sui cento metri a tempo di record.
Anche Castle Cranshaw, dodicenne con un padre in galera e una madre che si spacca la schiena per tirare avanti, corre. Gli viene naturale, nessuno gliel’ha insegnato, sa correre veloce e basta, e la cosa non gli sembra nemmeno così straordinaria. Castle pensa di non avere proprio un bel niente di straordinario, anzi lui stesso si è soprannominato Ghost, perché è così che si sente: un tipo che passa inosservato da tutti, come un fantasma evanescente.
Invece succede che un giorno, per caso o forse no, qualcuno si accorge di Ghost e di quanto corre veloce. L’uomo, che per campare fa il tassista ma nel tempo libero allena i Defenders, una squadra giovanile di atletica, propone a Castle di entrare nel gruppo. E da quel giorno la vita di Ghost inizia a cambiare. Coach Brody – ex medaglia olimpica – ha parlato chiaro, le regole per rimanere in squadra sono ferree: bisogna impegnarsi a scuola, dare il massimo durante i costanti e durissimi allenamenti e, soprattutto, bisogna stare lontano dai guai.
Ma per un ragazzo come Castle stare lontano dai guai non è per niente facile.
– Io faccio cose che so che sono sbagliate, ma anche se so che sono sbagliate, tipo picchiare Brandon, finisce che le faccio lo stesso. E alla fine, credo… credo che l’unica persona di cui ho davvero paura, forse… sono proprio io.
– Ti capisco, ragazzo. Il guaio è che non si può scappare da se stessi. Purtroppo nessuno è così veloce.
Ghost è il primo di una serie di quattro libri che segue le vicende di altrettanti membri dei Defenders; oltre a Castle, i lettori potranno così conoscere meglio anche le storie dei suoi compagni di squadra: Patina, Sunny e Lu. Ognuno di loro nasconde un segreto doloroso da cui ha bisogno di riscattarsi attraverso la corsa.
L’autore del libro, il trentacinquenne Jason Reynolds, è nato e cresciuto a Maryland, lo stesso quartiere periferico e degradato di Washington in cui vive Castle. Da ragazzo, Jason non immaginava certo che sarebbe diventato uno scrittore – è riuscito a leggere un romanzo dall’inizio alla fine soltanto quando aveva quasi diciotto anni. Oggi Reynolds dedica molto del suo tempo a incontrare i ragazzi “difficili”, nelle scuole di periferia e nelle carceri, per incoraggiarli a credere in se stessi.
In Italia Ghost ha vinto il Premio Andersen nella categoria “Miglior libro oltre i dodici anni”. Segnalato dalla PBS tra i cento romanzi più amati d’America, è stato inoltre finalista del National Book Award per la letteratura per ragazzi.
Sabrina Rondinelli
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