Per una lira è il titolo di una canzone di Lucio Battisti che comincia così: Per una lira io vendo tutti i sogni miei. E poi la voce a strisce di Battisti racconta la storia di qualcuno che a malincuore si distacca da una parte di sé. Ascoltandola, ho sempre pensato a chi scrive. In particolare agli esordienti. Chi, per la prima volta (e spesso per una lira) consegna il proprio destino al mondo. Nell’incertezza e nell’imprecisione, un esordio insegna a scrivere più di un capolavoro (anche quando le due cose coincidono: David Foster Wallace, La scopa del sistema, 1987). Per una lira è uno spazio dove leggendo le nuove voci della narrativa, italiana e straniera, metteremo in luce alcuni aspetti di un romanzo legati al gesto dello scrivere per la prima volta, ovvero alla scoperta della propria voce.

Alessandra Minervini, scrittrice, editor e writing coach. Il suo primo romanzo si intitola Overlove, LiberAria 2016. Il suo sito è alessandraminervini.info. Qui gli articoli pubblicati su exlibris20.


Ingrid Persaud, Love after love, Trad. Paola D’Accardi, Edizioni E/O 2021

Nell’isola caraibica di Trinidad, abitata da una popolazione mista di discendenza indiana e africana, Betty Ramdin, da poco vedova con un bambino di cinque anni, prende in affitto in casa Mr Chetan. Questi è una persona davvero perbene che presto diventa suo amico e anche una figura paterna per il bambino. Mr Chetan è omosessuale in un’isola dove è impossibile dichiararlo apertamente. I tre si stringono sempre più in un legame famigliare che li conforta e li protegge dalle asprezze della vita sull’isola. Presto però sulle loro teste si addenseranno nubi minacciose.
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Lezione n. 32

Raccontare l’amore

(parte terza)

Ci sono persone che riconoscono a prima vista un buon formaggio. Non stanno ad aspettare. Lo addentano subito. E va bene. Poi ce ne sono altre che trovano il formaggio così così. Il sapore non è granché ma nemmeno troppo male. Quindi dicono, vabbè chi se ne frega, e lo mangiano lo stesso. Ma poi c’è un terzo gruppo che al formaggio neanche si avvicina. E le persone così? Quando arrivano a una certa età piantano giù una lagna che non finisce più. Dov’è il mio formaggio? Chi si è preso tutto il formaggio? A me non è toccato neanche un pezzettino.

Gli antichi greci lo sapevano che non esiste solo un amore. C’è l’amore razionale, l’amore erotico, l’amore filiale, l’amore irrefrenabile e poi c’è l’amore corrisposto. Αντέρως: Anteros, il fratello di Eros, paladino degli amori deludenti e strazianti, protettore di quelli che tutti vorrebbero: il legame.

I protagonisti dell’esordio della scrittrice Ingrid Persaud, Love after love, hanno un questo come unico desiderio: essere corrisposti, trovare un amore che sia uno specchio riflesso buono e giusto e non la solita delusione o penosa dipendenza. E qual è la prima persona della quale cercano corrispondenza affettiva? Se stessi. L’amore corrisposto non può che partire da lì.

Il modo in cui la scrittrice sceglie di raccontare l’amore è spalmarlo nelle storie di tre protagonisti, in apparenza diversi tra loro, uniti dal comune desiderio di essere incapaci di amare e dunque di essere amati. Per farlo, affida la narrazione tutte e tre, restituendo un racconto che quindi si frantuma dentro le loro tre voci per poi ricongiungersi nel finale. I tre personaggi rappresentano anche tre diversi momenti della vita (sentimentale): c’è chi ha il cuore a pezzi e deve cercare di rifiorire; chi non ha mai conosciuto l’amore e non sa riconoscerlo; chi ha scambiato la passione per amore e si ritrova con le briciole in tasca (e in testa). Tutti partono dallo stesso punto di partenza: Amore, dove sei?

Mr. Chetan pensa di aver perso l’ultimo treno, si sente troppo vecchio per l’amore. Betty è convinta che non si innamorerà mai più, spezzata dalle storie precedenti non ne vede di nuove all’orizzonte. Il giovane Solo, figlio di Betty, non sa nemmeno cosa sia l’amore ed è quasi sicuro che sarà difficile per lui scoprirlo fino a quando non capirà chi è e che posto gli riserva il mondo. Finché non capiranno chi sono e si ameranno per ciò che sono, sarà difficile trovare qualcuno disposto a farlo al posto loro. Per amare, bisogna amarsi.

Il romanzo, ambientato a Trinidad in tempi recenti, racconta i legami affettivi attraverso una polifonia narrativa che è una scelta di architettura che già di per sé è un sentimento. In un romanzo d’amore il sentimento è il modo in cui la storia viene strutturata. In questo romanzo ci sono tanti amori quanti cuori, per dirla con Anna Karenina. Cioè, la narrazione a più voci dei sentimenti è il modo più immediato che ha l’autrice per mostrare la sua visione del sentimento amoroso che è plurale. Tanti cuori, tante specie di storie d’amore.

Un sentimento è anche l’ambientazione del romanzo. L’isola più grande i Caraibi, Trinidad, dove al posto dei tramonti romantici ci sono le quotidiane lotte per la sopravvivenza quotidiana, comprese quelle per restare vivi.

Love after love è un melting pot di sentimenti che attraversa la passione più carnale (raccontata senza mezzi termini) fino alla dolcezza di una madre a cui manca il figlio; dalla violenza di un amore che non è amore al ricordo di un primo bacio che si insegue invano per tutta la vita. Persaud gioca a carte scoperte quando racconta la storia di tre persone, una giovane vedova e suo figlio ribelle e un uomo che fa un po’ da padre e da fratello a entrambi, mostrando senza indugi ma con fierezza che scrivere di sentimenti non vuol dire camminare sulle uova bensì sporcarsi le mani con i gusci rotti.

Così siamo passati dall’essere insieme in ogni minuto libero all’essere due estranei. È stata dura. Sentivo che mi aveva strappato il cuore dal petto, poi aveva preso un coltello e l’avevo tagliato fine fine come se tritasse il prezzemolo. Sto imparando a mio spese che vieni a trovarmi e vieni a vivere con me sono due cose diverse.

La letteratura è anche una ostinata ricerca dei sentimenti per sublimarli o per dimenticarli, spesso anche per viverli sulla pagina per la prima volta. Ce lo ricorda bene il titolo del romanzo, preso in prestito da una poesia del poeta caraibico Derek Walcott, intitolata come il romanzo Love after love, che a un certo punto dice, in piena armonia con il senso di questo romanzo:

Restituisci il tuo cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato per un altro, che ti conosce a memoria. Togli le lettere d’amore dallo scaffale dei libri, le foto, gli appunti disperati, sbuccia la tua immagine dallo specchio. Siediti. Banchetta con la tua vita.

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