Parlaci di te.
Sono Patrizia Carrozza, nata e cresciuta in provincia di Milano, vivo felicemente a Monza da tre anni e sono General Counsel per SAES Getters, una società italiana quotata, multinazionale.
Da quanto tempo lavori per la tua azienda e in che consiste il tuo lavoro.
Domanda semplice, risposta più complessa… Ho lavorato per dieci anni in SAES Getters dal 2000 al 2010, poi ho fatto una esperienza di cinque anni in Philips e nel 2016 sono tornata a lavorare in SAES Getters, dove sono responsabile degli affari legali: mi occupo di contrattualistica, di societario, di acquisizioni, contenzioso e compliance.
Quanto è stata importante la tua formazione/studi per quello che fai oggi?
Fondamentale ed essenziale. Mi sono laureata in giurisprudenza ed ho fatto esperienze di studio negli Stati Uniti. Ciò che ho studiato mi ha dato le basi per l’approccio al problema e la capacità di analisi delle tematiche quotidiane. Poi ovviamente serve l’esperienza sul campo.
La base di inglese che mi ha consentito di frequentare corsi all’estero me l’ha fornita unicamente il liceo: avevo una professoressa di inglese molto brava ed esigente che mi ha trasmesso la passione e gli strumenti di base. Non ho frequentato altri corsi: il bagaglio per le mie esperienze estere è rappresentato da 5 anni di liceo, letture in lingua originale e film in inglese. Grisham e Turow mi hanno fornito le prime basi del legal English!
I libri che ruolo hanno nella tua vita?
Non potrei vivere senza. Sono fondamentali. Ho sempre un libro in borsa. Sono una lettrice onnivora e mi piace scoprire nuove case editrici. Sono una bookaholic: ho circa 200 libri in attesa di essere letti sul mio “comodino”. Il comodino è in realtà un vecchio frigorifero che non funziona più e tre casse di legno accatastate al suo fianco. Quando non riesco a leggere per impegni di lavoro o familiari, mi manca: ne sento proprio l’esigenza. Da bambina ricordo i miei viaggi in biblioteca con la mia amica Lara…. Era un rito. Scoprire i libri per ragazzi della Vallardi, della Mursia. I gialli di Nancy Drew… Ero una bambina molto timida ma curiosa. I libri mi hanno aperto mondi, luoghi, epoche, stili di vita, modi di pensare. Mi hanno sfamato, mi hanno riempito le giornate. Sono stati un rifugio.
I libri sono stati importanti per il lavoro che fai?
Certo che sì, i libri tuttora mi permettono di approfondire le novità legislative. La lettura, più in generale, è fondamentale nel mio lavoro: mi ha insegnato ad approcciarmi a qualunque documento di natura legale, sia esso un contratto, un verbale di consiglio o altro.
C’è un libro in particolare che ha avuto un ruolo decisivo in quello che sei oggi?
Uno solo? Se devo sceglierne uno in assoluto, il primo che mi viene in mente è Piccole Donne, di Louisa May Alcott.
Ce ne vuoi parlare brevemente?
Jo March è il primo modello di donna anticonformista, indipendente, che ho incontrato nella mia vita. Ha colpito la mia immaginazione ed è stata fonte di ispirazione per quella bambina timida e sognatrice. Jo lotta con tutte le sue forze per realizzare i propri sogni, ribelle, consapevole del valore della libertà, refrattaria a qualunque forma di costrizione, riottosa verso lo status quo. Tutte caratteristiche che sento mie.
E tu cosa ne pensi?