Anno 1 | Numero 9 | Giugno 1998

Provocatorio. Ironico. Trasgressivo. Divertente.

Avremmo voluto avere tra le mani l’anticipazione di Coños del 1994. Quell’edizione artigianale che girava clandestinamente, come tanti giornaletti non proprio di chiesa che toccano mani di adolescenti (e non), arricchita da disegni di allegre donnone in atteggiamenti un po’ osé e sicuramente spensierati.

Per affrontare Coños (edizioni e/o 1998, pp. 149, L. 20.000) con lo spirito giusto basta soffermarsi sull’epigrafe di Ramón Gómez de La Serna: “In libri come questo il tutto inizia sinceramente, senza molestare il lettore: non mi interessano infatti lettori bisognosi di condire la lettura con cilici e penitenze. Tali piacevolezze lasciamole a certi altri scrittori di rinomata antipatia, nemici del genere umano e di ogni amenità, che usano in tal guisa sottomettere i loro lettori.”

Non è un libro facile da definire questo Coños. Potremmo sinteticamente dire che si tratta di un genere erotico-grottesco scritto in maniera decisamente originale e semplice. Il titolo è sincero e fa chiaramente capire quale sia il leit-motiv di questa raccolta di racconti, ma sarebbe un errore considerarla solo erotica o solo pornografica (cosa che dal nostro punto di vista non è affatto) o solo… Riteniamo di poter affermare con certezza che Coños è sì quello già detto, ma è ancora tante altre cose che meritano di essere lette fra le righe.

Dalla penna e dall’immaginazione ingenua, quasi fanciullesca, di Juan Manuel de Prada sgorgano i ricordi, la memoria dell’immaginazione, la grande abilità di trasformare la realtà vissuta in passato, in sogni per il presente.

Leggendo questo libro si ha l’impressione di camminare lungo un corridoio con innumerevoli porte socchiuse su entrambi i lati, che chiedono soltanto di essere attraversate. Man mano che si guarda oltre quegli usci ci si rende conto di immergersi volta per volta, nei sogni di diverse persone. Ci sono i sogni grotteschi, ironici, rivoluzionari, delicati, pornografici e tutti hanno una cosa che li accomuna e che rappresenta quasi un’ossessione per tutti i sognatori: la fica e le sue diverse corrispondenze. C’è la fica della contorsionista, della cubana, della professoressa, della tennista, della zitella, la fica criptata e quella di carta patinata e tutte sono lo specchio di qualcosa che va oltre quel triangolo isoscele dolcemente ubicato fra le gambe delle donne.

Sembra quasi non esserci una trama narrativa, una sequenza cronologica, ma alla fine ci rendiamo conto che l’autore ha raccontato se stesso ricordando l’adolescenza in collegio, la crescita e l’età più matura, rapportando la sua vita e il modo di concepirla a ciò che rappresenta di per sé la vita: la fica. Tutte le fiche che ha incontrato non sono altro che spettrogrammi della donna stessa. Con il suo modo di raccontare l’autore ha dato voce, anima e vita a un qualcosa che secondo la comune mentalità assolverebbe soltanto meri compiti di copulazione o procreazione. Se, infatti, ripercorriamo tutti i racconti ci rendiamo conto che il rapporto sessuale è menzionato rarissime volte e, in più, non è per niente descritto. La fica, quindi, non assolve una funzione, non ha un motivo di esistenza e forse per questo è agli occhi curiosi dell’autore così speciale e così misteriosa.

Non siano offese, dunque, le donne che leggeranno questo libro perché non esiste mistero che può essere svelato, così come non esiste cosa in natura che può essere spiegata.

Marisa Barile

“[…] voglio finalmente infrangere la congiura del silenzio e dichiarare che gli angeli hanno la fica! Sotto l’uniforme da angeli hanno proprio una signora fica!”

Juan Manuel de Prada è nato nel 1970 a Zamora, dove trascorre l’infanzia e l’adolescenza. Attualmente risiede a Salamanca. È laureato in Giurisprudenza ma si è dedicato finora alla letteratura, alla critica e alla traduzione, ottenendo molti riconoscimenti. In ottobre uscirà sempre presso le edizioni e/o il romanzo La Tempesta.

Aggiornamenti

Gli angoli dell’aria: alla ricerca di Ana Maria Martinez Sagi (Las esquinas del aire: en busca de Ana María Martínez Sagi) (2000) – E/O, 2001
La vita invisibile (La vida invisible) (2003) – E/O, 2006
Il settimo velo (El séptimo velo) (2007) – Longanesi, 2008

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