Lo scolapasta🔗 di Clarisse Lochmann, pubblicato da Edizioni Piuma, è un albo illustrato che si distingue per la sua delicatezza e profondità, rivolgendosi a lettori a partire dai 4 anni. Questo libro esplora con sensibilità la natura effimera dei sogni e la fragilità della memoria, offrendo una riflessione poetica sull’esperienza onirica.

La narrazione segue una bambina che cerca di ricordare un sogno appena fatto. I dettagli del sogno sfumano rapidamente, lasciando solo frammenti confusi. La protagonista paragona la memoria a uno scolapasta: i ricordi, come l’acqua, scorrono via, mentre solo pochi elementi rimangono intrappolati. Questa metafora semplice ma potente illustra come i sogni, pur essendo esperienze intense, spesso si dissolvano lasciando solo tracce evanescenti.

Le illustrazioni di Lochmann sono un elemento distintivo dell’opera. Utilizzando una combinazione di inchiostro e colori, sia materiali che digitali, l’autrice crea immagini che fluttuano tra il reale e l’onirico. Questa tecnica conferisce alle pagine un’atmosfera surreale, perfettamente in linea con il tema del sogno. I colori morbidi e le forme sfumate contribuiscono a creare un mondo visivo che riflette la natura sfuggente dei ricordi onirici.

Clarisse Lochmann, giovane autrice e illustratrice francese, ha già ottenuto riconoscimenti per le sue opere precedenti, come In coda e Fine estate, pubblicate anch’esse da Edizioni Piuma. La sua esperienza personale ha influenzato la creazione di Lo scolapasta: durante un soggiorno a Cannes, ospite di un amico appassionato di cucina, l’autrice ha trovato ispirazione nell’uso quotidiano dello scolapasta, oggetto che ha poi trasformato in una metafora centrale del libro.

Lo scolapasta non è solo un libro per bambini, ma un’opera che invita lettori di tutte le età a riflettere sulla bellezza dei sogni e sulla loro natura transitoria. Attraverso una narrazione poetica e illustrazioni evocative, il libro celebra la meraviglia dei momenti fugaci e la preziosità dei ricordi, anche quando sono solo frammenti. È un invito a riconoscere e apprezzare la magia che risiede nelle esperienze effimere della vita.

Manuela Tamietti