Mariella Bettarini
L’ARMONIOSO DISSENSO
è (l’obbedienza) una disobbedienza al suo
contrario – il tuo becco di gru – il lungo
sottile collo obbediscono solo ai connotati delle gru –
non a quelli delle cutrettole: obbediscono a te solo
sei congruo a te – come l’ornitorinco fa propria
la propria indole (il lupo la sua peculiare)

ma se l’indole è un demone – meglio vale
la disobbedienza – la divergenza – la disparità; dunque
obbedisci (talvolta) al tuo contrario: disobbedendo
obbedirai
e mentre compirai l’obbedienza ti scoprirai alfine
contraddittorio – disobbediente

Franco Loi
IL VENTO
Io il bene lo vedo sordo come una campana,
che quel che picchia, vuoto, torna indietro,
essendo il fratello agli uomini nella paura
di star attaccato ai corpi da disperato.
Oh quanto bene! Quanta felicità!
Dell’amore siamo così soli e soffocati
Che non abbiamo più l’aria per muovere il respiro

Sempre l’autentica poesia torna in Mistero, sta fra le mani come Mistero irrisolvibile. Oggi il Mistero si ripresenta, dinnanzi ad alcune delle piccole e preziosissime plaquettes (finora trentadue, ciascuna stampata in quattrocento copie numerate), vive grazie alla cura e all’amore di Fabrizio Mugnaini, editore di Scandicci, artigiano della carta e della bellezza. Piccoli quaderni dell’essenzialità, in cui la parola si accompagna all’incisione, dunque all’immagine, sposa e sorella. Tre poesie ed una incisione; ciascun quaderno così piccolo, monacale quasi, d’una purezza che è somma ricchezza. Poeti italiani: Franco Loi ed Il vento, Mariella Bettarini ne L’amoroso dissenso ed ancora Gian Mario Villalta ed Alberi, Biagia Marniti Donna senza volto, Vittorio Cozzoli e Bruciabrilla, Eugenio de Signoribus, Giorgio Luzzi, Roberto Piumini, Silvio Ramatà. Ed inoltre una splendida favola di Mario Rigoni Stern Una tavoletta quasi reazionaria (la favola, così c’insegna Cristina Campo, madre e culla della poesia, delle peripezie del bambino e della parola).

Incisioni, poi, di Mario Guadagnino, Il ghiottone di Mario Avari, il Dopo temporale di Giancarlo Vitali, ed Albino Palma, Paola Sapori, Enzo Bellini, Enrico della Torre, Raimondo Rossià. Intorno ai piccoli quaderni, il rumore – silenzio di cui ho già avuto occasione di parlare. Altrove, l’affanno editoriale, i conti delle vendite, la disperante, quotidiana, esorbitante offerta di parole e libri mutatisi in cose. Nei quaderni, ardenti di raffinatezza, ciò che v’è di giusto ed imperdonabile: la misura, lo stile, il peso della bellezza nel verso, nell’immagine, nel gesto della mano che, materialmente li unisce, li lega in vincolo.
Piccoli libri che accompagnano e consolano.

Elena Varvello

Vittorio Cozzoli
BRUCIABRILLA

Un bruciabrilla non ancora stella.
Quel poco di fumo e lampi. Ancora
Non chiedi? Ancora non chiedono
Chi sono, chi saranno, come e dove,
e prima del loro perché? Pazienza.
L’inverno ha la sua neve, scintilla
di gioia. Ma l’acqua del paradiso?
Ah gloria, con povere mani scrivo.

Gian Mario Villalta
ALBERI

Ciliegio, vero risveglio,
proteggi l’inizio di questa giornata
da un’immondizia di sogni – voglie
con i petali (e gli occhi, con le tue foglie,
dai desideri che appiccicano),
con le radici dentro la notte
e i rami a raggiera nell’idea della luce
appassionati di tutti i venti, tu resta ferito nel tempo
e lì, stupido, splendido nei temporali senza difenderti –
perché le cellule della tua fibra
hanno scritto ugualmente nel libro
ardere o dare frutto

I quaderni (a tiratura limitata) sono fuori catalogo

All’opera dell’editore Fabrizio Mugnaini e le Edizioni Luna e Gufo nel 2014 è stata dedicata una mostra a Bologna da cui è stato tratto un catalogo edito da Pendragon

Un sottobosco di parole e immagini. Le edizioni Luna e Gufo
Pendragon, 2014
Collana: Edizioni d’arte
88 p., ill.
€ 15,00

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