Danimarca, un bosco fuori città. Due donne, andate lì, per fare jogging si perdono. Incontratesi per caso, decidono di collaborare per tornare “a casa”. Trovato un rifugio nel fitto del bosco, passano la notte cercando di scaldarsi e raccontandosi episodi significativi delle loro vite. Le scelte che le hanno portate lì.

La struttura del romanzo Se fosse è caratterizzata da dialoghi concisi (forse anche per sottolineare la stanchezza psicofisica delle protagoniste: risparmiano energie per l’essenziale); le descrizioni del paesaggio sono funzionali alla storia; i capitoli sono brevi e scanditi dai racconti delle due donne.

All’inizio il libro è lento e risulta dubbia la trama. Mano a mano che si va avanti però tutto ha un senso: la storia non è altro che la forma scritta dei pensieri e delle emozioni delle protagoniste; confuse, impaurite, senza una loro collocazione. L’incontro è terapeutico. Le donne fanno pace con il proprio io e sbrogliano la matassa dei loro sentimenti.

Un incontro casuale, una situazione di pericolo. Sperdute, senza cibo né acqua, al freddo. Sconosciute. Eppure, dopo molto tempo, non più sole. La scrittrice fa crescere questa sorellanza in modo spontaneo e naturale: due donne adulte, più sole di quanto sarebbero mai disposte ad ammettere, che si uniscono. In principio per reciproca convenienza e poi per comunione di anime.

Private del superfluo, sia materiale sia emozionale, le due protagoniste hanno potuto assorbire l’una l’essenziale dell’altra; questo ha reso il loro legame indissolubile.

Mi ha colpito molto il finale del libro perché in realtà è un inizio: è bastata una sola, semplice, frase alla Helle per dare la certezza al lettore che l’ultima pagina del libro è l’inizio di una nuova vita. Consapevole, voluta, cercata, libera. Non sappiamo se le strade delle due donne si divideranno, abbiamo però la certezza che il loro filo rosso non si spezzerà mai.

Se fosse è il primo libro che leggo della Helle ma di certo non sarà l’ultimo. Un’autrice contemporanea che non può mancare nelle nostre librerie.

Chiara Babocci