Quando si parla di soldi, c’è chi fugge per timore di palesare il suo non averne, il suo non essere parte integrante della società – apparire e quindi esistere -, e c’è chi si esalta perché sa di averne, e più o meno sfacciatamente ne fa “bella mostra”, con quella disinvoltura tipica del benessere, senza nominarli, perché, in fondo, a parlare di soldi si rischia di sembrare venali.

“Si associa sempre la povertà alla bruttezza come se i soldi riempissero i buchi dell’alopecia e levigassero dalle rughe. Lo fanno, certo. Ma si vede che hai barato. Si vede sempre.”

Ciò che conta è essere, e non avere. Si dice. Cosa ha importanza realmente? Per le due donne protagoniste di questo romanzo conta essere, ma sono ben coscienti di quanto sia importante avere.  “L’incontro con Clara mi fece cadere in una vertigine di spavento, perché anche io come tutti temevo di vivere nella felicità e quindi nei giorni belli mi mettevo sempre a pensare alle cose storte che mi potevano accadere, al di fuori del mio controllo” dice una delle due, che ha più consapevolezza, una scrittrice divenuta famosa con il nome di Melissa P. per il suo esordio 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, un caso letterario, che ben presto portò il libro sul grande schermo. Una storia che ancora oggi si fa sentire con la forza dell’audacia e che, con Storia dei miei soldi sembra… chiudere un cerchio, fatto di gioia e tristezza, di sogni e speranze, di destini che si incrociano portando alla luce ciò che deve uscire, bellezza ma anche tormento, quello che lacera gli animi più sensibili e probabilmente sfortunati, come quello di Clara T.

Clara T. fu l’attrice che rappresentava Melissa P. nella trasposizione cinematografica, ma nonostante ci siano elementi di vita reale che evidenziano lo scorrere del tempo, facendoci credere che sia tutto vero, Storia dei miei soldi è un’opera di finzione! L’attrice incontra Melissa o la scrittrice incontra Clara. Dopo tanti anni si incontrano!
È il fato che le fa incontrare? E se una ha raggiunto la pace, coronando diversi sogni, come quello di una famiglia, l’altra sembra una persona diversa da ciò che era stata, in bilico tra due mondi. Melissa, pur temendola, non riesce a sfuggirle, né a lei né al suo destino: raccogliere le sue memorie!

“Adesso, pensai, mi farà odiare tutto, riuscirà a rendermi ostili le persone che amo, la vita che faccio, l’amore che sono sicura di portare agli altri e di ricevere.” Il lettore viene catapultato nei racconti di Clara che parlano di amori, anche negati, come quello della madre, che sembra esistere solo per chiederle soldi ed insultarla, di un padre fuggito che pare rimanere ma non per amore, forse per un antico senso del dovere, di un fratello parassita, di un fidanzato che ripudia i soldi, di uno che invece li vuole, li vuole da Clara, di un agente cinematografico che all’inizio sembrava amarla, amarla come attrice, che desiderava riempirla di soldi, soldi che ha perso, soldi che non ha avuto. Racconti di vita, che parlano di vicende strettamente legate alla sua carriera e dunque a quei soldi che tanto danno, ma solo se sai capirli. Clara era troppo giovane, troppo ingenua, troppo buona, troppo bisognosa di amore più che di amare. Il lettore empatizza con Melissa che ascolta, e prende le distanze da Clara, mentre Melissa non può. Non può!

“È solo la prima pagina dell’estratto conto di Clara T. e mentre scorro l’elenco delle cose comprate, dei giorni che vanno via uno dopo l’altro insieme ai soldi, comprendo quello che mi aveva detto nel nostro primo incontro e che sul momento mi era parso di capire con chiarezza, e cioè che la storia di una persona si legge tutta sul suo conto corrente. […] Era una mappa che mi mostrava il tempo e la geografia dentro cui la collocavo come una pedina che si aggirava per una città che le era ancora straniera.”

Storia dei miei soldi è una storia che parla di amore attraverso i soldi, ed è scritta da una penna che sa scrivere, e bene, coinvolgendo il lettore fino in fondo, quasi a volerlo mettere a testa in giù, per tirare fuori dalle sue tasche le emozioni che non pensava di dover investire.

Alessandra De Angelis