La tortuosa vicenda editoriale di Pericle il Nero, il romanzo d’esordio dello scrittore napoletano Giuseppe Ferrandino unanimemente acclamato dalla critica come una delle rivelazioni letterarie dell’anno, è piuttosto significativa e merita di essere raccontata. Quello che è stato salutato come… Continua a leggere →
Il fucile da caccia
Yasushi Inoue
Traduttore: G. Amitrano
Adelphi 2004
100 pp., € 10
Durante una notte newyorchese un uomo non riesce a dormire, scappa dal suo trasandato appartamento per gettarsi nelle strade della città attraverso il lungo cammino a cui l’incontro di quella notte lo aveva destinato. Una donna sta consumando, insieme all’alcol… Continua a leggere →
Matsumoto Seichō, Miljenko Jergović, Gajto Gazdanov: autori del nuovo genere letterario ovvero la letteratura di viaggetto.
Oltre venticinquemila pezzi: questa la consistenza numerica dei documenti che tracimano dal mitico baule di Pessoa. Uno dei suoi ricorrenti sogni era di trovare sistemazione stabile nel centro di Lisbona e possedere uno scaffale su cui ordinare le sue carte…. Continua a leggere →
Clarice Lispector, Acqua viva.
Trad. R. Francavilla
Adelphi, 2017
95 p., 14 €
Brano tratto da: «Per favore, mi lasci nell’ombra», interviste a Carlo Emilio Gadda 1950-1972 (ed. Adelphi), scelto da Bruno Ruffilli. Come tante tessere queste interviste costruiscono il mosaico Gadda. Un mosaico non proprio nitido, vista l’introversa e reticente personalità dello… Continua a leggere →
Il 22 marzo è Santa Lea. Il nome Lea non è molto diffuso e nei libri appare raramente. Qui tutti quelli trovati in circolazione.
(Aggiornato al 21 marzo 2019)
Si può concepire un libro come un gioco? Si può pensare di scrivere con la manifesta intenzione di ridicolizzare i propri personaggi? Kundera con Amori ridicoli (Adelphi) risponde in modo esauriente a queste domande e a tante altre che nascono… Continua a leggere →
WIDOKZ ZIARNKIEM PIASKU Zwiemy je ziarnkiem piasku. A ono siebie ani ziarnkiem, ani piasku. Obywa sie bez nazwy ogólnej, szczególnej, przelotnej, trwalej, mylnej czy wlasciwej. Na nic mu nasze spojrzenie, dotkniecie. Nie czuje sie ujrzane i dotkniete. A to, ze… Continua a leggere →
Il sax basso è un monologo che Josef Skvorecký dedica a se stesso. Anzi dedica a quel giovane se stesso diciottenne, complessato e non certo saggio perduto tra le folli illusioni nella grande e altrettanto illusa Boemia comunista degli anni… Continua a leggere →
Un capolavoro. Si chiude il libro, si prende fiato. Ci vuole un po’ di tempo per riprendersi dallo stupore: ventisei pagine di assoluta perfezione, più un colpo di scena finale da mettere i brividi. Enciclopedia dei Morti, di Danilo Kiš… Continua a leggere →
“Accade, a volte, che alcune fanciulle comprese tra i nove e i quattordici anni rivelino, a certi ammaliati viaggiatori, fa propria vera natura che non è umana, ma di ninfa.” E chi è la ninfa se non una perfetta, preziosa… Continua a leggere →
Nel 1953, ormai settantaquattrenne, Henri-Pierre Roché pubblica Jules e Jim. Romanzo in cui la sua vicenda personale diviene l’esperienza dei protagonisti del libro. Il triangolo amoroso tra Jules (Franz Hessel), Jim (Roché) e Kathe (Helen Grund) rappresenta un’affascinante treccia di… Continua a leggere →
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