La crisi della narrazione di cui tanto si parla non è della parola, ma del pensiero che non racconta più. Siamo ancora capaci di narrare esperienze, emozioni, sogni? Dalle fiabe perdute alle fanfiction, un viaggio tra le radici cognitive e culturali del racconto umano.
(Maria Antonietta Nigro)
Cosa può ancora la letteratura? Dalla lotta dei minatori di Germinale alla ribellione silenziosa dell’Ancella, fino alla visione di 1984: cinque libri che hanno trasformato immaginari e azioni collettive.
(Claudio Musso)
Istruzioni per rendersi infelici
Paul Watzlawick
F. Fusaro (Traduttore)
Feltrinelli 2013
112 pp., € 9,50
Vivian Gornick vede nella narrazione un dono che nasce dai frammenti dell’esperienza. Byung-Chul Han ne racconta invece la crisi nell’epoca digitale. Due visioni che si intrecciano per interrogarci su cosa resta oggi delle storie.
(Silvia Acierno)
Nel libro Guerra Nucleare – Uno scenario, la giornalista Annie Jacobsen ricostruisce, con rigore e tono da mockumentary, un possibile attacco nucleare e le decisioni che ne seguirebbero nei primi 25 minuti. Tra riferimenti a Ronald Reagan, The Day After e alla logica della deterrenza ereditata dalla Guerra Fredda, il libro offre una riflessione cruda e necessaria sulla vulnerabilità del presente e sull’urgenza di tornare a discutere di disarmo.
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