Numero 14 | Novembre 1998

Tre racconti. Tre storie, intrecciate. Tre protagonisti. Un solo destino li accomuna: fuggire dal proprio presente. Per andare dove? La meta è un pretesto, un luogo incerto, un lontano da dove, in cui possano placare o cercare sollievo al dolore lancinante di vivere. Questo, mi sembra in sintesi, il senso del libro di racconti della scrittrice torinese Consolata Lanza, il secondo pubblicato dalla casa editrice napoletana Filema. Dopo Il gioco della masca, Est di Cipango (pp. 159, L. 20.000; nel 1998 ndr) conferma le particolari qualità di narratrice di Consolata Lanza, del suo fraseggio caravaggesco, della capacità di costruire una trama complessa, in cui, al pari delle scatole cinesi, una storia contiene un’altra storia, e poi altre ancora.

Nel primo racconto, il protagonista, un nobile piemontese, fortemente deluso dagli ideali napoleonici e dall’amore non corrisposto per la giovane Maria, sorella del suo amico Filippo, decide di imbarcarsi e di cercare, seguendo il resoconto scritto di un missionario, un’isola, di cui non conosce il nome, che si trova «nelle terre a est di Cipango». Il viaggio per nave, che si compie in un’atmosfera sospesa tra il deserto dei Tartari e la conradiana linea d’ombra, sembra non avere mai fine. Il nobile, di cui sapremo il nome solo leggendo il terzo racconto del libro, tiene un diario incerto, sul quale frammenti di passato e aspirazioni al futuro si susseguono.

«Quando avrò scritto tutto, sarà come cancellarli per sempre» scrive a proposito dei suoi ricordi.

Il nobile approderà in un’isola dove soggiornerà per molti anni nell’estenuante attesa di un lasciapassare che gli consenta di raggiungere la capitale. Negli anni trascorsi sull’isola, l’uomo, pur chiedendoselo, non riuscirà mai a sapere se proprio quella è la terra a est di Cipango che cercava. Rassegnato e assuefatto a un’esistenza di odori penetranti e di tepori silenziosi, dopo molti e molti anni, viene convocato nella capitale. Sarà una partenza senza entusiasmo e soprattutto senza ritorno: la stagione delle piogge sorprenderà la carovana durante il tragitto, trascinandola in un gorgo.

«I miei fogli sono tutti bagnati, l’inchiostro si stinge in macchie confuse. Ancora non ho saputo il nome dell’isola e ormai non c’è tempo per nulla

Diverso è il destino dei protagonisti dei due racconti: Bolzaretto e ritorno e Maria. Per loro in qualche modo legati al nobile piemontese per essere stati rispettivamente un uomo dell’equipaggio Chiaffredo e la donna amata Maria, fuggire è tentare di costruirsi un destino, di affrontare fame and fortune.

Chiaffredo «non appena vide il mare capì che il suo destino stava su quella distesa di luce azzurra e argentea.» Via da casa, dal paese, dalla parte di noi protetta e rassicurata. Una vera vita avventurosa quella di Chiaffredo, intelligente e coraggioso figlio di contadini, che si svolge ininterrotta tra Madras, Calcutta, prigioni, palazzi reali, che si conclude, come nelle vere vite avventurose, con un ritorno nel suo paese d’origine.

Una resa romantica alla propria sorte è la vicenda di Maria, che respinge il nobile Amedeo, perché «si sente una rondine prigioniera in una stanza» per poi andare in moglie ad un greco. Nell’isola di Naxos, Maria appassirà come in confino, «vivevo in quella casa come un’isola nell’isola», tra ansie di fuga e ritorni all’ordine domestico.

«Continuo a stupirmi che ci siano uomini che decidono su due piedi di abbandonare tutto quello che costituisce la loro vita per partire per un viaggio lungo e pericoloso…» fa dire Consolata Lanza al protagonista di Est di Cipango.

Non ci può essere nel gioco della vita una via d’uscita. L’unica esistenza è quella che abbiamo e che costruiamo, giorno per giorno.

Uno solo è il destino. Ma molti sono i futuri. E sta a noi inventarli.

Emilia Bersabea Cirillo

 

«…Anch’essi nascondono nel loro animo un dolore tanto lancinante che lo si può placare solo fuggendo dall’altra parte del mondo?…»

In libreria

Est di Cipango di Consolata LanzaConsolata Lanza
Est di Cipango
Filema 1998
Collana: Ritagli
159 p., brossura
€ 10,33

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