Anno 1 | Numero 10 | Luglio 1998

Da un sacco di tempo non mi capitava di leggere un libro tanto bello. L’autore è Derek Raymond, pseudonimo di Robin Cook (da non confondere con l’autore americano di bestsellers), un inglese morto nel 1994. Il titolo del suo romanzo è E morì a occhi aperti, edizioni Meridiano Zero, Padova, 1994, lire 23.000 (nel 1998, ndr). Se andate in vacanza, portatevelo dietro. Anzi, non portatevene altri: merita di essere letto diverse volte, anche di seguito.

È un Noir. Non di quelli che si spacciano per tali e sono invece dei gialli un po’ sporchicci. È un Noir sul serio, che più nero non si può. Appartiene a un breve ciclo che Raymond dedicò a “The Factory”, una succursale di Scotland Yard specializzata in omicidi insignificanti e sordidi, di quelli che non fanno fare carriera. In questo caso quello inspiegabilmente feroce, di un certo Staniland, un alcolizzato dall’occupazione incerta.

La vittima ha lasciato una pila di nastri registrati. E dunque attraverso la sua voce, oltre che attraverso l’indagine del poliziotto di turno che ci addentriamo lentamente nel contesto sociale e umano che ha’ motivato l’assassinio. Ed è un viaggio terrificante, in cui nessun aspetto sordido ed ipocrita della società londinese ci viene risparmiato. Dalle periferie popolate di Skinheads ai salotti di una borghesia senz’anima, dai pub malfamati alla società di lavoro nero. Tragedia collettiva e tragedie individuali si fondono senza soluzione di continuità, viste attraverso gli occhi di un uomo incapace di adattarsi a tanto cinismo, e per questa sua diversità condannato ad una morte ineluttabile.

Troppo spesso la letteratura contemporanea si astrae dal sociale, alla ricerca di un sublime finto quanto un sole di cartapesta. Gli autori di Noir del sublime se ne fregano e rovistano tra la materia viva, anche quando è sgradevole e magari morta. Se a farlo è un maestro, uno solo dei loro libri vale uno scaffale di cartaccia sublimante. E Raymond (come Manchette, come Ellroy) è un maestro.

Altamente raccomandabile e chi voglia imparare come si scrive. Dialoghi così toccano la perfezione. Non dico altro.

Valerio Evangelisti

 

Robert William Arthur Cook, conosciuto con lo pseudonimo di Derek Raymond (Londra, 12 giugno 1931 – Londra, 30 luglio 1994), è stato uno scrittore britannico. Nato da una famiglia aristocratica, inizia da giovane a viaggiare soggiornando in Italia, Francia, Marocco e Turchia, svolgendo i mestieri più disparati, dall’insegnante al tassista.
Esordisce nel 1962 con il romanzo The Crust on Its Uppers firmandosi Robin Cook, ma raggiunge la popolarità solo con la Serie della Factory iniziata nel 1984 con E morì a occhi aperti sotto lo pseudonimo di Derek Raymond e composta da cinque capitoli.
Sposatosi cinque volte e padre di due figli, muore a Londra il 30 luglio 1994.
Autore di una quindicina di gialli, è considerato tra i padrini del moderno Noir britannico

Fonte: Wikipedia

 

In libreria

Derek Raymond
E morì a occhi aperti
Meridiano Zero, 2013
Traduzione di F. Patarino
296 p., brossura
€ 15,00

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