In un mondo dell’editoria sempre più complesso e in continua evoluzione, emergono storie di passione e determinazione che ispirano e motivano. Storie come quelle di Laura Putti e la casa editrice Ventanas. Con quarant’anni di esperienza come giornalista culturale e spettacoli per “La Repubblica”, e più di vent’anni vissuti a Parigi, ha deciso di cambiare rotta nel 2023, creando una nuova avventura editoriale insieme a Serena Bianchi. Scopriamo come è nata questa avventura e quali sono le sfide e le soddisfazioni che incontrano lungo il percorso.

Puoi raccontarci come è nata l’idea di fondare una casa editrice in un periodo così difficile per l’editoria?

Noi siamo in due, io e Serena Bianchi. Io ho lavorato come giornalista per “La Repubblica” per quarant’anni, occupandomi di cultura e spettacolo, e per più di vent’anni ho vissuto a Parigi. Nel 2019, ho deciso che non volevo più continuare con quel mestiere e avevo il desiderio di fare altro. Ho iniziato a proporre libri meravigliosi come traduttrice, ma nonostante avessi un nome nel settore, non è stato facile. Dopo vari rifiuti, ho incontrato Serena durante un corso di traduzione dallo spagnolo con Ilide Carmignani. Lei, con la stessa passione, ha deciso di unirsi a me in questa avventura editoriale. Così è nata la Ventanas, con l’intento di pubblicare opere che riteniamo ingiustamente trascurate.

Quali sono state le principali difficoltà che avete affrontato nei primi anni di attività?

Nei primi due anni abbiamo pubblicato dodici libri, un risultato di cui siamo molto orgogliose anche perché io e Serena siamo molto diverse e per questo portiamo avanti discorsi complementari. Abbiamo dovuto fare vari errori e aggiustamenti per mettere insieme un gruppo di lavoro tutto al femminile, tranne il nostro correttore di bozze. Ma alla fine, siamo riuscite a creare una squadra molto interessante.

Avete tre collane principali. Qual è quella su cui puntate di più?

La nostra collana più importante è quella di letteratura latino-americana. Abbiamo pubblicato La donna nuda di Armonía Somers, un romanzo che nessuno aveva avuto il coraggio di tradurre e che è diventato uno dei nostri capolavori. Abbiamo anche una collana francese, ma in questo caso ci concentriamo principalmente su autori deceduti. Infine, abbiamo una collana italiana con opere di giovani talenti e figure storiche come Bernardo Valli.

Come riuscite a scoprire e selezionare i libri che pubblicate?

È un processo che richiede molta intuizione e ricerca. Ad esempio, La donna nuda l’ho trovata ascoltando su YouTube la scrittrice colombiana Vanessa Londoño che parlava dell’opera ancora poco frequentata di Armonía Somers. Spesso ci affidiamo al passaparola e alle nostre antenne nel settore. Alcuni autori ci vengono suggeriti, altri li scopriamo noi scavando tra le proposte. È un lavoro di continua esplorazione.

Parlando di giovani autori, avete pubblicato un giovane talento di 19 anni. Come avete lavorato con lui?

Elvio Carrieri, il giovane autore di Poveri a noi pubblicato da Ventanas a marzo, ha scritto il suo libro l’anno scorso durante gli esami di maturità. Ha lavorato tutte le notti per una settimana esatta. Ogni mattina all’alba lo scrittore Francesco Forlani riceveva un capitolo e faceva un primo editing, poi me lo passava e lo rivedevo anch’io. È stato un lavoro intenso, ma il risultato è molto soddisfacente. Ho dovuto essere abbastanza severa nel processo di editing, ma alla fine è stato per il bene del libro.

Quali sono i vostri piani futuri e le prossime pubblicazioni?

Abbiamo in programma diverse uscite interessanti. A Natale pubblicheremo una guida culturale e letteraria dell’Avana scritta da uno dei più grandi scrittori cubani recentemente scomparso. Inoltre, stiamo lavorando su un romanzo francese del 1967 e un libro poetico di una scrittrice colombiana. Abbiamo una linea editoriale ben definita e continueremo a seguire la nostra passione per la letteratura di qualità.

Partecipate a fiere e eventi per promuovere i vostri libri?

Abbiamo partecipato al Salone del Libro di Torino nel 2023, ma per il momento non possiamo muoverci molto a causa delle nostre responsabilità personali e dei costi elevati. Ci concentriamo sulle librerie amiche e sul nostro store online, che ci permettono di raggiungere i lettori in modo efficace.

Grazie mille per questa interessante chiacchierata. Vuoi aggiungere qualcos’altro?

Grazie a voi per l’opportunità. Siamo molto orgogliose del lavoro che stiamo facendo e speriamo di continuare a portare alla luce opere meravigliose e spesso trascurate.

Intervista a cura di Lea Iandiorio