Anno 1 | Numero 1 | Settembre 1997

Un uomo percorre pazientemente una terra attraversata da Sogni. Fatica a percepire il senso di un paese la cui storia è racchiusa nei canti che gli uomini intonano lungo le strade dei loro antenati, tramandando a ogni canto il momento e il gesto della creazione.

Cosi è l’Australia che Bruce Chatwin racconta ne Le Vie dei Canti (Adelphi).

Un giorno quell’uomo si ferma in un villaggio sperduto in mezzo a uno dei tanti deserti che possiedono quella terra. Si ferma e incomincia a trascrivere su un taccuino il contenuto di almeno altri venti taccuini identici a quello nell’aspetto. Sono piccoli quaderni rilegati in tessuto nero, moleskine. Sono piccoli e chìusi da un elastico che ne impedisce un aprirsi improvviso.

Bruce Chatwin ne avrà riempiti forse cinquanta di questi taccuini durante i suoi viaggi. Poi un giorno deve rassegnarsi al fatto che non ne troverà altri, l’azienda è stata venduta, e i veri moleskine non esistono più.

E mentre quell’uomo si china a rileggere a bassa voce ciò che nel corso del tempo, attraversando il mondo, gli è toccato di vedere e sentire, improvvisamente, come in un rito antico, quello che era esperienza e ora è ricordo torna ad esistere. Sono luoghi, uomini, pensieri, immagini. Storie.

Nella parte centrale de Le Vie dei Canti ci sono quasi cento pagine fatte di brevi frammenti, citazioni che nella loro varietà sembrano poter contenere il mondo e raccontarlo. Si possono leggerle una dietro l’altra, così come le ha messe l’autore, oppure aprendo il libro a caso posando lo sguardo su tre righe, o su dieci. Il gesto non cambia, rimane creazione.

Certo non è sempre così. In cucina, alle prese con ogni specie di ricetta, che sia semplice o complessa, scopriamo che c’è sempre un ingrediente irrinunciabile, o più d’uno. Così è il gesto della creazione-narrazione che Chatwin fa vivere, un’incredibile quantità di ingredienti base che non servirebbero a nulla se non fossero tenuti insieme dalla Memoria. Senza di essa sarebbe impossibile sperare di tornare sui propri passi a riconoscere le strade e gli incontri. Chatwin ci riesce perché ha in sé la memoria dei suoi viaggi, ma anche perché ha compreso il senso della terra che lo ospita, e ne tramanda con il suo canto il mistero e la storia.

Dà sollievo pensare che esista un posto nel mondo dove nulla è senza la memoria, una terra solcata da strade di cui non esiste traccia in carte geografiche ma che sono lì per essere attraversate e cantate.

Non c’è nulla di semplice in questa idea de Le Vie dei Canti, è certo anzi che il concetto profondo di questa tradizione degli indigeni dell’Australia mai ci apparterrà. Una cosa però noi possiamo portarla a casa, e mentre percorriamo un qualsiasi ritorno raccontarla e cantarla: possiamo tentare ogni giorno di costruire per la nostra vita dei teatri della memoria, non monumenti. Luoghi dove la memoria possa continuare a parlare e dai quali ci si possa muovere per creare e narrare le nostre storie.

È una cosa bella, dà senso e peso al narrare, ma ha in sé anche un’urgenza. Un popolo che abbia smarrito la propria memoria è capace dì tutto, e così un uomo.

Leggiamo Le Vie dei Canti e percorriamo le strade che portano al Sogno di uomini e popoli da sempre presentì alla loro Memoria.

Giovanna Giovannozzi

 

“Chi non viaggia non conosce il valore degli uomini.”

Proverbio moresco

“Perché divento irrequieto dopo un mese nello stesso posto, insopportabile dopo due?”. Per rispondere a questa domanda Bruce Chatwin, a circa trentacinque anni, lascia il suo lavoro presso la casa d’aste Sotheby’s & Co. e si mette in viaggio. Da allora il suo peregrinare è instancabile come il suo scrivere. E proprio nei suoi libri, dove continuo è l’interrogarsi su quale rapporto esiste oggi tra il nomadismo e la civiltà, in quelle pagine fatte di riflessione e storie, scopriamo geografie inaspettate. Luoghi che, una volta cantati dal viaggiatore inglese non saranno mai più come prima.

 

In libreria

Bruce Chatwin
Le Vie dei Canti
Adelphi, 1995

Collana: Gli Adelphi
Traduzione di S. Gariglio
390 p., brossura
€ 12,00

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