Qualche giorno fa ero a una presentazione di un libro, e una bella signora sui 65 anni, raccontava di come fosse rimasta vedova e come avesse superato i momenti difficili e come continui a farlo grazie ai suoi amici maschi. “Ma è solo amicizia, solo che le persone non ci credono….

Ma perché mettere a rischio un rapporto cosi importante e mescolarci altro?”

Tutti vorremmo un’amicizia così.

Ma è possibile l’amicizia tra un uomo e una donna? E se è possibile, è possibile raccontarla senza scadere nel banale?

La risposta ad entrambi i quesiti è sì e la troviamo ne Il Tempo Dentro di Noi (edizioni Convalle).

I protagonisti sono Luca e Lidia. Entrambe persone riflessive, “piene”, vive. La loro amicizia è il fulcro di tutta la narrazione e dà ritmo agli episodi del romanzo: ogni capitolo reca una data, e corrisponde ad evento, ad uno snodo nelle loro vite, dall’agosto 1996 al maggio 2056 (no, non è un romanzo di fantascienza!). Assistiamo allo scorrere di gioie e disperazioni, errori, ri-partenze, matrimoni giusti e sbagliati, figli che nascono e persone che ci lasciano. Il romanzo parla del quotidiano, senza voler insegnare alcunché o filosofeggiare, soprattutto emozionando. Sullo sfondo una città di mare non meglio identificata. Nelle orecchie, il grunge dei Nirvana.

L’amicizia tra i due protagonisti, solida, ingenua per certi versi, noncurante, che si autoalimenta, non è facile da comprendere e sì forse anche da accettare, per chi sta loro accanto. Almeno all’inizio. Ma è un rifugio sicuro, una colonna portante, anzi una specie di corrimano che segue Luca e Lidia lungo le loro vite e conquista e si allarga anche a chi ne è spettatore.

È una bellissima storia. Ed è impossibile non riconoscersi in qualche aspetto dei personaggi, anche quelli secondari (come Carola, Andrea e Maddalena). È impossibile non affezionarsi ai protagonisti. Si ha voglia di incontrarli, ascoltarli. Parla di vita quotidiana attraverso gli occhi di una bella amicizia.

La scrittura è raffinata ma scorrevole, sorprendentemente matura. Le parole calibrate. I dialoghi divertenti e commoventi. Una voce originale, insomma.

Il libro è di un esordiente, Stefano Galardini, che ha solo 32 anni. E ha la capacità di uno scrittore consumato di parlare ai lettori, uomini e donne, di qualunque età, dei bilanci di una vita. Con semplicità. Guardandosi dentro. Come tutti noi dovremmo fare e, anzi, si spera facciamo nella vita.

Patrizia Carrozza