“Per secoli la scienza è stata qualcosa cui le donne non hanno potuto quasi per nulla avere accesso. Qualcosa solo per uomini. Forse che per questo motivo le donne hanno cessato di perseguire i propri desideri di conoscenza? Niente affatto.
Le donne, le scienziate, hanno smesso gli abiti femminili e assunto identità maschili.”

Prime. Dieci scienziate per l’ambiente a cura di Mirella Orsi e Sergio Ferraris e pubblicato da Codice Edizioni è un libro che ti permette di scegliere cosa vuoi scoprire, un po’ come nel lavoro di uno scienziato, ecco che il lettore può decidere quale capitolo affrontare, conoscendo le storie di dieci donne che lo porteranno a capire com’è nato l’ecologismo in Italia, come sono stati studiati gorilla e scimpanzè negli anni Novanta, da dove provengono alcuni nomi di piante come la bougainvillea, cos’è la “Sun House” e molto altro.
Ma non è solo questo, leggendo ogni pagina, ascoltando le parole di dieci scienziate, si entra in un universo per troppo tempo dimenticato, per troppo tempo nascosto e restituito solo in parte con questo libro: la scienza è stata fatta ed è fatta anche dalle donne!

Ma chi sono queste scienziate? Dian Fossey, Rachel Carson, Dana Meadows, Maria Telkes, Jane Goodall, Maria Sibylla Merian, Jeanne Baret, Eunice Newton Foote, Sylvia Earle, Laura Conti.

Le descrizioni delle scoperte scientifiche sono arricchite da aneddoti personali e momenti emozionanti delle vite delle scienziate, che permettono ai lettori di immedesimarsi in loro, percependo pagina dopo pagina il coraggio e la passione che le hanno guidate nella loro ricerca scientifica, ricorrendo a cambi di identità, isolamenti e silenzi.

È un libro che consiglio a tutti coloro che sono interessati alla scienza, ma anche a chiunque sia ispirato dalla resilienza e dal coraggio delle donne che hanno sfidato le convenzioni per perseguire la loro passione scientifica.

E allora iniziamo a ricordare i nomi delle vere autrici di queste scoperte, e magari appassioniamoci a trovarne altre, ancora nascoste, ancora non rivelate, ma che sono state l’inizio di un cambiamento silenzioso che ancora oggi, con forza, chiediamo!

Camilla Sacco Botto