Cosimo Accoto, Frank Rose, Shoshana Zuboff: tre letture per capire (un po’ di più) il mondo che stiamo vivendo
Il mondo in sintesi – Cinque brevi lezioni di filosofia della simulazione, Cosimo Accoto
Cosimo Accoto torna dopo Il mondo dato e Il mondo Ex Machina con la terza parte e ultima parte della sua trilogia dedicata alla trasformazione che stanno portando l’evoluzione del mondo del dato, l’automazione e, in ultimo, il concetto di simulazione.
Un’esplorazione filosofica indispensabile per entrare in temi che non sono solo tecnologici ma che riguardano tutta la sfera dell’esistente.
In questo ultimo capitolo, Cosimo Accoto, research affiliate al MIT e advisor per la Culture Innovation, entra in particolare in una delle verticali più attuali dell’evoluzione digitale, quello dei metaversi e del concetto di mondo simulato, ricostruito con proiezioni ideali ma fittizie.
In questi nuovi mondi l’uomo dovrà cominciare a comprendere un nuovo rapporto con la verità, oltre che ridefinire i contorni di ciò che sia reale e ciò non lo è.
Da leggere assolutamente se si vuole alzare il livello della comprensione di trasformazioni che potrebbero rivelarsi irreversibili.
Il mare in cui nuotiamo, Frank Rose
Ci sono autori che devono essere letti se si vuole studiare una particolare disciplina. Se si parla di Storytelling Management, allora Frank Rose è uno di questi. Già autore del celebre Immersi nelle storie, il docente statunitense torna edito in Italia da Codice Edizioni con un pregevole manuale che aggiorna i principi visto nel suo lavoro precedente, focalizzandosi sulla costruzione di narrazioni collettive e immersive e offrendo uno spaccato di come le regole della narrazione possono influenzare il lavoro di brand e politici.
Una lettura snella e piacevole, nonostante i temi siano articolati e di diverso genere: per questo, può essere un manuale utile anche a chi si vuole avvicinare alla tematica senza avere particolari competenze.
Il capitalismo della sorveglianza, Shoshana Zuboff
Ci sono libri che tentano di offrire punti di vista nuovi e critici, a costo di sfiorare la messa in discussione dei principi che regolano la nostra società: talvolta, sono anche i libri più preziosi sul mercato. Shoshana Zuboff è autrice di uno di questi, con un saggio su come l’accettare il compromesso di avere social network gratuiti e omnicomprensivi della nostra esperienza abbia avuto un prezzo altissimo per l’umanità.
La “sorveglianza” cui il digitale oggi ci obbliga a sottostare è capillare, subdola e invisibile: non è una scelta ma una sottomissione, cui l’individuo si presta per poter accedere a una serie di strumenti che apparentemente sembrano indispensabili per sopravvivere. Ma è vero? E vale il prezzo richiesto?
Una visione decisamente anticonformista ma importante per comprendere il passaggio radicale che stiamo vivendo, con una presa di coscienza continua di quanto i concetti di privacy e tracciamento dei propri dati siano indispensabili per essere realmente liberi.
Il libro di Shoshana Zuboff non è per tutti, e richiede certamente un minimo di preparazione di partenza: è comunque una lettura consigliatissima per prendere coscienza che ciò che ci sembra “gratis” in realtà ha un costo, talvolta anche molto alto.
Francesco Gavatorta
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