Intrigante: così definirei il nuovo libro di Laura Graziano sulle indagini di Saverio Grave.

Delitto sulla terra rossa è un giallo pubblicato da Lisianthus che vi accompagnerà, con ritmo incalzante, in un vortice di continui sospetti.

La trama si sviluppa a Saliceto, nel cuore delle Langhe, dove il celebre e misterioso Saverio Grave si è ritirato per vivere una vita lontana dalla caotica città insieme al suo domestico e alla nipote Valeria (con cui avrei sicuramente stretto amicizia!). La storia inizia subito con la scoperta del delitto, per poi addentrarsi nelle vite degli abitanti del paese, scoprendo senza fretta segreti e antipatie inconfessabili. Come in ogni mistero che si rispetti il vicinato tutto sa, ma nulla dice.

Il primo elemento che mi ha subito catturato di questo libro è stata la suddivisione in capitoli: ognuno di essi (sono 30) inizia con una citazione d’autore connessa agli avvenimenti delle pagine successive. Oltre a voler continuare la lettura senza sosta, terminato un capitolo tornavo sulla prima pagina dello stesso a rileggere la frase di apertura, ricollegandola mentalmente agli avvenimenti appena letti.

Laura Graziano è una maestra nella scelta di queste citazioni: se inizialmente ti incuriosisce capire il perché della scelta di quelle parole, a fine capitolo il puzzle comincia a prendere forma davanti ai tuoi occhi. È un’esperienza che da lettrice adoro particolarmente e che l’autrice è riuscita a farmi rivivere attraverso gli occhi dei suoi personaggi. Eccone un estratto: “Non è che non riescono a vedere la soluzione. È che non possono vedere il problema.” G. K. Chesterton

Un altro punto di forza di questo giallo è sicuramente il lessico: le frasi sono costruite in modo
diverso in base alla persona che le pensa o le pronuncia, quindi la caratterizzazione del personaggio prende forma con l’avanzare delle pagine. Inoltre, vengono spesso citate parole del dialetto piemontese, cosa che mi ha fatto estremamente piacere: io sono un’assidua lettrice di gialli, noir e thriller, ma questi sono troppe volte ambientati in luoghi che io non ho mai visitato, distanti dalla mia normale routine. Invece, in Saverio Grave – Delitto sulla terra rossa ho finalmente avuto la possibilità di visualizzare in modo chiaro luoghi e atmosfere a me vicine e particolarmente care. Le Langhe sono un luogo magico, da scoprire in ogni stagione. L’autunno è forse la migliore, con i suoi colori caldi, i primi freddi e una malinconia che sale insieme alla nebbia: aver letto questo libro tra settembre e ottobre, in piena stagione di vendemmia, è stato un viaggio magico, un’esperienza che ogni lettore dovrebbe avere la possibilità di vivere.

Sara Chiocchia