Da lettrice ho visto il titolo e ho pensato subito ad un omaggio a Scerbanenco. Quindi mi aspettavo un certo tipo di giallo. Diciamo classico? Questo libro invece è divertente!
È un giallo sui generis? Non riuscirei facilmente a inquadrare il genere.
È un universo di personaggi surreali ma totalmente credibili, i loro pensieri e i loro sogni.
Le loro storie si intersecano, scandite dai giorni di una settimana: quattro trentanovenni (ma i personaggi sono molti di più) alla ricerca di una svolta nelle loro esistenze perse nei ricordi o trascinate dalla routine quotidiana cercano una via di fuga, un riscatto, una vendetta.
Stefano Guerra, giornalista di un quotidiano di provincia con l’hobby delle code, cerca una casa e forse anche una compagna che vada a riempire il suo vuoto interiore e sociale; Raul Chiodi, ex campione di pugilato, vuole fuggire da un matrimonio che ha perso sapore, ma si ritrova a pianificare l’omicidio dell’amante occasionale della consorte; Irma Pelosi, sedicente poetessa lesbo cerca la fama, mentre Ruben Fontana, di professione playboy e truffatore, spera di moltiplicare i suoi illeciti guadagni per aiutare la sorella, giocando a poker nella bisca del burbero Ermes Donati, che, a sua volta, si organizza per far fuori il presunto stupratore della nipote.
La voce dell’autore è interessante, riconoscibile. Lo si sta ad ascoltare perché può succedere di tutto e tutto sarebbe più che verosimile. È capace di creare questi personaggi così distinti (anche per registro) ma tra di loro armonici, bizzarri ma che potrebbero essere (o essere stati) i nostri vicini di ombrellone a Riccione.
La trama è divertente e veloce ma ci sono riflessioni molto attuali. Ci sono solitudine, cinismo, riscatto, cambiamento, un gioco di truffe inflitte e subite. Prende sempre più velocità e continua a infittirsi. No, non è il termine adatto. A favorire un gioco di incastri e poi via a sciogliere nodi. È insolita, intricata, curiosa, appassionante e ironica. Forse sopra le righe. Ma mette di buon umore.
Questo libro è per chi ha amato il Carosello, per chi è stato a bordo pista in una balera a osservare attempati ballerini volteggiare in una polka, per ci preferisce i gruppi rock alle voci soliste, per chi nella settimana enigmistica si rilassa con “unisci i puntini”, per chi preferisce un volto umano ad un paesaggio.
I romagnoli ammazzano al mercoledì pubblicato da Las Vegas è di Davide Bacchilega.
Patrizia Carrozza
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