Il terzo numero di ex libris ha come protagonisti gli autori francesi. Rileggere i nomi scelti, mi fa pensare due cose: la prima è che ogni numero della rivista era legato innanzitutto alle letture “importanti” della redazione e di chi ci seguiva; per questo i libri recensiti erano i libri fondanti per “noi” in quei tempi e come lo sono per molti giovani ancora oggi (penso a Il Piccolo principe o a Jules e Jim). La seconda cosa è che uno dei messaggi più importanti che ha voluto sempre passare ex libris è che leggere non passa di moda. I libri non hanno un tempo proprio, hanno il tempo del lettore. Solo il lettore può decidere se quel libro è contemporaneo rispetto alla sua vita o se è anacronistico; se è d’aiuto o se è un felice passatempo.
Ad aprire poi questo numero è un visionario Dario Voltolini. Chiamare Voltolini scrittore è riduttivo. Lui osserva, ascolta percepisce. Scrive anche se pubblica una foto su Facebook.
Un altro numero bello da leggere!
Lea