«Essere mosche bianche, per noi, vuol dire non temere di apparire strani o diversi, perché le storie insolite ci piacciono come il miele». 

Moscabianca Edizioni è nata nel 2018 dalla volontà di Silvia La Posta e Federico Lenti, due giovani professionisti del settore di creare una propria realtà editoriale, con l’idea di pubblicare con la massima cura possibile i generi che hanno sempre amato leggere: il fantastico e la fantascienza. Col tempo la casa editrice si è arricchita di nuove e fondamentali presenze, in particolare Lucrezia Pei e Ornella Soncini per ufficio stampa e social media, Diletta Crudeli per editing e curatele, Andrea Viscusi e Leonardo Ducros per gli editing, Denis Pitter per la grafica, e varie altre collaborazioni.

Quali sono gli obiettivi della vostra casa editrice?

Sin dall’inizio ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere un pubblico il più ampio possibile, dimostrando che la narrativa di genere, se fatta bene, può riuscire a conquistare un pubblico eterogeneo. Per farlo, ci sembra fondamentale offrire proposte di qualità dal punto di vista sia dei contenuti sia dell’estetica.

Come scegliete gli autori con cui lavorare?

Finora la maggior parte degli autori l’abbiamo intercettata facendo scouting o valutando i manoscritti ricevuti. Da qualche tempo abbiamo iniziato anche a collaborare con le agenzie letterarie.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Senza dubbio ci piacerebbe riuscire a mantenere un calendario di uscite ricco come quello che abbiamo avuto nell’ultimo anno. Inoltre, stiamo lavorando a un paio di nuove collane che non vediamo l’ora di lanciare.

Come avete affrontato la crisi del settore editoriale causata dalla pandemia?

Abbiamo lavorato soprattutto sui social media e in generale online, per raggiungere i lettori in un periodo in cui le fiere erano state annullate e le librerie hanno vissuto un periodo di aperture intermittenti. Per fortuna abbiamo avuto un buon riscontro, ma siamo felici di poter tornare a incontrare i lettori dal vivo o sugli scaffali delle librerie.

Quali sono le sfide maggiori che avete incontrato nell’editoria?

La difficoltà maggiore, per una realtà piccola come la nostra, è stata fare i conti con i costi della distribuzione, in particolare per quanto riguarda le librerie di catena. Negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare anche l’aumento del costo della carta causato dalla pandemia, e abbiamo cercato in tutti i modi di evitare di alzare i prezzi di copertina. Quest’ultimo aspetto per noi è fondamentale per andare incontro ai numerosi lettori che, per scelta o necessità, non hanno la possibilità di investire nell’acquisto di libri.

Come promuovete i libri che pubblicate? 

Lavoriamo sia online, collaborando con influencer e riviste digitali, sia (per quello che riusciamo) sugli altri media, come stampa e radio. Quando possibile, cerchiamo di organizzare anche incontri dal vivo con gli autori e di essere presenti nelle fiere del libro di tutte le dimensioni, da quelle più locali a quelle nazionali.

Come vedete il futuro del settore editoriale?

Con la pandemia ci è sembrato di assistere a una riscoperta della lettura da parte del pubblico, accompagnata dalla nascita di nuove librerie e iniziative legate ai libri, e speriamo che questa tendenza positiva sopravviva anche negli anni a venire. Ci è parso inoltre che si stia sviluppando una maggiore attenzione verso le piccole case editrici indipendenti da parte dei lettori ma anche degli attori più “tradizionali” del settore, come la stampa. Le difficoltà maggiori rimangono legate ai costi della carta e della distribuzione, e al momento sotto questo aspetto non ci sembra che si prospettino novità all’orizzonte.

Quali sono le vostre strategie per la promozione dei libri degli autori?

Quando un nuovo libro sta per uscire, ci muoviamo da un lato verso la selezione di una serie di persone o testate a cui proporre il libro in lettura, mentre dall’altro segnaliamo l’uscita alle librerie con cui siamo in rapporti diretti e organizziamo presentazioni. Alla nostra attività si aggiunge quella del nostro distributore, che si occupa di promuovere le opere presso la propria rete vendita.

Come lavorate con gli autori per creare una campagna di lancio del libro?

Cerchiamo di coinvolgere chi pubblica con noi (se non altro gli autori italiani) nella promozione, elaborando insieme contenuti da utilizzare nella comunicazione e valutando la possibilità di organizzare presentazioni nella loro città o altrove. Se possibile, inoltre, ci piace coinvolgere gli autori nelle fiere, attraverso firmacopie o incontri col pubblico.

Come coinvolgete i lettori nella promozione dei libri degli autori?

A volte ci è capitato che alcuni nostri libri cominciassero a circolare sui social media grazie al passaparola dei lettori, e in questi fortunati casi abbiamo cercato di supportare e amplificare queste dinamiche. In generale, cerchiamo di dedicare la massima attenzione alle recensioni e ai contenuti di chi condivide i nostri libri online (e non solo).

Come scegliete le fiere del libro e gli eventi per promuovere i libri degli autori?

Un criterio è senza dubbio la prossimità geografica: per una realtà piccola come la nostra può essere impegnativo sostenere grosse spese di trasferta, inoltre ci sembra importante avere una buona presenza nella nostra città o regione. Non esitiamo però a spostarci anche in zone più distanti per partecipare a fiere (grandi e piccole) che, per vari motivi, ci sembrano imprescindibili per il tipo di libri che pubblichiamo. Naturalmente cerchiamo di essere presenti agli eventi dedicati ai generi che pubblichiamo, dove abbiamo maggiori possibilità di incontrare lettori che ci conoscono o che possono essere interessati alle nostre proposte.

Quale consiglio dareste a un autore dei generi da voi ricercati?

Il nostro consiglio è di approfondire la propria conoscenza di case editrici e autori che pubblicano solo o in parte i generi che si desiderano proporre: frequentare le fiere del libro, seguire l’attività delle case editrici sui social media o curiosare tra gli scaffali delle librerie o delle biblioteche aiuta a capire quale può essere la realtà editoriale più adatta alla propria opera; d’altra parte, leggere le pubblicazioni di altri autori (soprattutto italiani) permette di avere una visione più chiara del settore di cui si desidera entrare a far parte.

Intervista a cura di Lea Iandiorio

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