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Anno 0 | Numero 1 | Settembre 1996

Morire a trentasei anni. Nove giorni prima di Natale. Morire di AIDS all’alba degli anni Novanta, quando ancora è raro in Italia. Quando ancora la gente, la buona gente, si scandalizza, a sentire notizie del genere. Morire di AIDS ed essere omosessuale dichiarato. Alla buona gente viene in mente che i guai te li sei cercati. Ma se ti chiami Pier Vittorio Tondelli, per te quella morte è solo un inizio. E cinque anni dopo vivi ancora. Tondelli vive attraverso il progetto “Under 25”, dedicato alla scrittura giovanile e da lui ideato nel 1986. Tondelli vive grazie alle emozioni che le sue storie continuano a regalare ai lettori. Forse sarebbe giusto parlare di uno scrittore attraverso le sue opere più famose e riuscite. Forse dovremmo parlare di Altri libertini, l’esordio col botto, o di Camere separate, il capolavoro. Ma quello di Tondelli è davvero un racconto ininterrotto, che la morte ha lasciato incompiuto. E allora è giusto partire dalla fine, da L’abbandono. Cos’è? Una serie di frammenti di vita, si è detto. E in effetti tra racconti, diari, testimonianze L’abbandono raccoglie un gran numero di cose diverse, magari non perfette, non limate, non totalmente controllate, ma per questo più autentiche e sentite. Da queste pagine trasborda l’animo di un uomo malinconico, pieno di amore verso le persone e i luoghi, pieno di un amore che non riuscirà a dare totalmente. L’amore che nasce senza un perché, irrazionalmente e ti coinvolge in un abbraccio fatale: è l’amore per Firenze, la sua gente, le sue strade, le sue piazze che divennero per me fa quintessenza dell’affetto.

Scenari fiorentini lo trovi subito, leggendo L’abbandono. Un doveroso omaggio alle notti trascorse trascinandomi fino a via dei Serragli, un lascito d’affetto in punto di morte.

L’abbandono raccoglie materiale scritto in anni diversi, mai pubblicato prima e messo insieme alla fine, per non lasciare niente di non-detto. Capita, perciò, di trovare Il diario del soldato Acci, risalente al 1981. Racconto in dieci tappe di sei mesi di naja di un militare qualunque che se ne va senza salutare nessuno: gli addii sono sempre troppo lunghi. Non potevano mancare i racconti dedicati a storie d’amore: ce ne sono alcuni di commovente intensità. Brevi e incompiuti, ti lasciano a pensare, ti colmano di un amore che rimane dentro e non riesci a far uscire neanche tu.

Attraversamento dell’addio è la storia della fine di un amore che arriva in un momento di distensione, un dopo sbronza, magari quando i colori sono pallidi, le voci tenui e i pensieri vagano nell’aria satura di alcool. Di immagini così è pieno L’abbandono, ogni storia è un mondo a sé che ti coinvolge incredibilmente.

Racconti di cinque o sei pagine, ma più intensi di un lungo romanzo. Li leggi una volta e, a distanza di anni, ti accorgi di tenerli ancora dentro, come una parte di te, un’esperienza lontana. L’alternarsi di scene di Ragazzi a Natale, il viaggio all’indietro di Questa specie di patto dimostrano quanti modi ci siano per raccontare una storia e per giocare col tempo.

Non poteva mancare un racconto sul vino, visto che di Tondelli si ricorda un aneddoto curioso. Sostenne con Umberto Eco all’Università di Bologna l’esame di Semiotica, presentando una tesina sul vino e il suo significato segnico. Il voto fu ventinove. Eco lo ritenne troppo intelligente per prendere trenta.

Tondelli racconta poi una serie di incontri significativi per lui: quello con Federico Zeri, quello con Valentino. E, nella sezione Ombre dell’estate, fa un viaggio nel mondo della notte e dei weekend, con un occhio particolare per la città di Madrid. A chiudere il volume: Quarantacinque giri per dieci anni, un ritratto in movimento negli anni Ottanta attraverso la musica, tra discoteche e programmi radiofonici in FM.

Roberto Tucci

Si abbracciano e gridano e cantano, guardando le foto delle ragazze.
Di questa ciurmaglia 
non capisco né le parole né i gesti: per me, sono arabi.
È 
ormai mezzanotte: piangerei per la rabbia.

Ragazzi a Natale

I libri nel 1996

Altri libertini, Feltrinelli, 1987, L. 12.000
Camere separate, Bompiani, 1995, L. 13.000
L’abbandono, Bompiani, 1993, L. 28.000
Dinner Party, Bompiani, 1994, L. 20.000
Pao Pao, Feltrinelli, 1991, L. 11 .000
Rimini, Bompiani, 1987, L. 12.500
Un weekend post-moderno, Bompiani, 1993, L. 13.500

Oggi in libreria

  1. altri-libertini camere-separate labbandono
    Altri libertini,
    Feltrinelli 2013, € 9,00

    Camere separate, Bompiani 2014, € 11,00
    L’abbandono, Bompiani 2001, € 10,90
    Dinner Party, Bompiani 2001, € 8,90
    Pao Pao, Feltrinelli 2013, € 7,50
    Rimini, Bompiani 2015, € 14,00
    Un weekend post-moderno, Bompiani 2014, € 12,00