Senza cuore è il titolo del secondo volume della serie Snow Black di Francesca Tassini.

Mi mancava la lettura del primo libro ed ammetto di aver approcciato il testo con un po’ di pregiudizio personale verso l’immagine di copertina ed il genere annunciato (il “giallo” non è tra i miei preferiti). Mi ha però predisposto positivamente alla lettura la collocazione “libri per ragazzi”: per una questione di deformazione professionale (da persona di teatro e teatroterapeuta) ero assai curioso di capire quali “strumenti” letterari avesse usato l’autrice per rivolgersi al pubblico giovane.   

In effetti Senza cuore è un mix perfetto di capacità narrativa (un thriller ben articolato nella sua struttura tipica che riesce nell’intento di coinvolgerti nel mistero), stile del linguaggio (senza scadere mai nello slang banale che ci si potrebbe aspettare dato il target) e sapiente scelta e uso non scontato del tema della tecnologia, manco a dirlo, protagonista assoluta della vita dei ragazzi di oggi.

La protagonista infatti (Snow Black) è una ragazza con un passato da detective on line che sta indagando proprio sulla sua scomparsa: è infatti ora un “fantasma” perché è fisicamente morta ed il suo corpo non è ancora stato trovato (questo è il tema del thriller). Ma in una accezione genialmente contemporanea è rimasta intrappolata in Internet da dove riesce a relazionarsi e comunicare con i “vivi” sfruttando le infinite connessioni dei dispositivi elettronici ormai onnipresenti (computer, telefoni, tablet, telecamere di sorveglianza). Non solo, scopre poi che un altro dei suoi poteri di “spettro” è quello di entrare fisicamente nei corpi dei vivi: purtroppo però ancora in forma casuale, brevissima, non volontaria e totalmente incontrollata. È così però che fa ancora esperienza di “corporeità” e raccoglie indizi che condivide e analizza insieme ai suoi amici che sono parte attiva delle indagini: i fratelli Davis, Ella e Kennedy, quest’ultimo suo fidanzato.

L’azione si svolge a Blooming, piccola cittadina con un giro losco di corruzione e droga (motivo per cui Snow Black ha probabilmente pagato con la vita) in cui arriva misteriosamente un giovane (River) che dice di indagare su una ragazza scomparsa. Potrebbe essere il fratello di Snow Black (lei non ha ricordi del passato) oppure un fanatico. Saranno i fratelli Kennedy a ospitarlo per indagare su di lui e portare avanti le indagini.

“Qual è la sensazione di un cuore che batte nel petto?”

“Kennedy si stuferà di una relazione senza corporeità?”

Sono domande che la protagonista si pone. Ho riflettuto trovandole non casuali, provocazioni (?) che si collocano sapientemente nella struttura narrativa di un libro per ragazzi (quanto conta il tema del corpo nell’adolescenza?). Francesca Tassini sa conquistarli mescolando gli ingredienti giusti e accattivanti (dalla ambientazione americana, allo stile della immagine di copertina al tema tecnologico) e stimola così una riflessione affatto non banale e drammaticamente attuale sul futuro del rapporto corpo-macchina.

Francesco Logoteta