Woody Guthrie e Pete Seeger

Musicisti, cantanti , scrittori, folkloristi statunitensi. Così famosi e coinvolgenti e leggendari da essere stati fonte di ispirazione per Bob Dylan, Bruce Springsteen, Joe Strummer. Una grande novità, voci rivoluzionarie per l’epoca ma, fatemi dire, anche per ora mentre sto scrivendo.

Denunciavano la società e informavano il popolo sulle condizioni del popolo statunitense, spesso puntando il dito contro i padroni e gli sfruttatori. La canzone più conosciuta di Woody, This Land Is Your Land (Questa terra è la tua terra), che ha ispirato l’omonimo film, fa più o meno così

Mentre percorrevo quel nastro di autostrada
Ho visto sopra di me quel cielo infinito
Ho visto sotto di me quella valle dorata
Questa terra è stata fatta per te e per me
Ho vagato e vagato e ho seguito le mie orme

Woody e Pete, duo storico, collaborazione mentale, musica, fraterna nel senso più ampio del termine, di idee socialiste e per un certo periodo militanti comunisti, furono nel mirino dall’FBI e a lungo banditi dalle radio, erano soliti esibirsi con lo slogan This Machine Kills Fascists impresso sulla chitarra, divenuto vero e proprio “marchio di fabbrica” .

Tutto questo per parlare di un fumetto?

Tutto questo e molto di più.

This Machine di Simone Saccucci e Federico Appel, edito da Diabolo edizioni, è un viaggio immaginario sulle strade polverose dell’America di metà Novecento, come recitano efficacemente le note di copertina. Quindi, non una biografia dei due celebri folksinger, ma una possibile avventura, che li vede protagonisti come in un sogno, o in una canzone. Dentro ci trovi una lettera misteriosa, un camionista russo che solleva gli orsi, la polizia che dà la caccia ai comunisti, molto altro e, ovviamente, la musica.  Dunque un approccio originale alla materia (che vale mille volte di più di una pedissequa sequenza di avvenimenti) per coinvolgere ed introdurre nel magico universo di due artisti fondamentali. La coppia di autori, Simone Saccucci ai testi e Federico Appel ai disegni, coglie perfettamente nel segno, grazie a una sceneggiatura avvincente, con un pizzico di mistero e tanta poesia, e i delicati disegni, in un onirico bianco e nero.

Un viaggio immaginario, dicevamo.

Ma forse di più ancora: un sogno.

Perché dentro questa graphic novel ti ci perdi, in un’atmosfera onirica avvolgente. Quest’America profonda, vista in mille film, letta in mille libri, ascoltata in innumerevoli dischi, ispira talmente tanto l’immaginario di tutti che ci qui è addirittura ampliata dalla fantasia.

A Woody e Pete, al loro impegno ideologico, alla potenza delle canzoni sorrette dalle idee che sanno di eternità.

Come i sogni senza fine.

Grazie Diabolo.

Natalia Ceravolo