Lee hasta el amanecer
retoza entre la hierba
edifica tu tiempo y tu historia
/la historia de los hombres es
solo sangre y mierda
y alcohol y cosas muertas/
Y cuando sientas deseos de
poseer a un hombre
dejalo que llegue hasta tu
puerta.
Pero nunca la cierres
porque existe el peligro
pavoroso
horrendo
de que guste de tu cuerpo y tu
lecho
y quiera quedarse adentro.
Leggi fino all’alba
gioca tra l’erba
costruisci il tuo tempo e la tua
storia
/la storia degli uomini è solo
sangue e merda
alcol e cose morte/
e quando senti il desiderio di
possedere un uomo
lascialo arrivare fino alla tua
porta.
Ma non chiuderla mai
perché esiste il pericolo
spaventoso
orrendo
che goda del tuo corpo e del tuo letto
e voglia rimanerci dentro.
De acuerdo,
soy arrebatada, celosa, voluble
y llena de lujuria.
¿Qué esperaban?
Que tuviera ojos, glandulas,
cerebro
treinta y tres años
y que actuara
como el ciprés de un
cementerio?
D’accordo,
sono capricciosa, gelosa, volubile
e lussuriosa.
Che si aspettavano?
Che avessi occhi, ghiandole,
cervello
trentatré anni
e che mi comportassi
come il cipresso di un cimitero?
qué palabra dijeron?
qué rito especial fue el realizado?
En qué mesa se acodò el
verdugo?
Y por la noche
pintaron una raya mas en la pared
o rezaron piadosos
antes de resuperar fuerzas con el
sueño?
quale parola pronunciarono?
quale rito speciale fu realizzato?
A quale tavola appoggiò i gomiti
il boia?
E di notte·
Tracciarono una linea in più sulla
parete
o pregarono pietosi
prima di recuperare le forze con il
sonno?
La gramatica miente
(como todo invento masculino)
Femenino no es género, es un
adjetivo
que significa inferior,
inconciente, utilizable,
accesible, facil de manejar,
desechable. Y sobre todo
violable. Eso primero, antes que
cualquier
otra significación preconcebida.
La grammatica mente
(come tutte le invenzioni maschili)
Femminile non è un genere, è un
aggettivo
che significa inferiore, incosciente,
utilizzabile,
accessibile, facile da maneggiare,
disprezzabile. E soprattutto
violabile. Questo per primo, prima
di qualsiasi
altro significato prestabilito.
Ana María Rodas nasce nel 1937 a città del Guatemala. La sua fama giunge improvvisa nel 1973 con la pubblicazione del primo volume di poesie Poemas de la izquierda erótica (Poemi della sinistra erotica). Il titolo combinava l’oscenità con l’azzardo politico e, anche se la poesia della Rodas non è finalizzata allo scalpore, il libro fu tacciato di pornografia. La poesia di questa “poeta”; come lei stessa ama definirsi, è una poesia sincera, a volte anche troppo; ma analizzandolo attentamente si riesce quasi a palpare le emozioni e i sentimenti che l’autrice riversa sulla pagina. Anche il suo parlare chiaro del sesso è una sorta di necessità di rivelarsi per intero.
Ana María Rodas è la colonna portante della Generación Irriverente, una specie di “scapigliatura moderna” che si distacca dalla tradizione per esprimere senza limiti e convenzioni il piacere della trasgressione. Il realismo di questi autori nasce anche dalla situazione politico-sociale del Guatemala. Come molti stati dell’America Latina, il Guatemala è oppresso dal succedersi di dittature che nel corso dei secoli ne hanno sventrato il cuore. La Rodas urla il suo dolore per una patria dilaniata e umiliata.
Nel suo ultimo libro, La insurrección de Mariana (L’insurrezione di Mariana), esprime la rabbia e l’impotenza degli intellettuali nei confronti della dittature e il sconforto per i tanti innocenti trucidati e per i tanti dissidenti scomparsi e non più ritrovati. Si legge nel testo sacro dei Maya, il Popul-Vuh: «Affilate le armi, perché nemici nascosti dietro le montagne e le colline non tarderanno a gettare il loro sguardo avido sull’estensione e la ricchezza di queste terre».
Il secondo libro della Rodas, Cuatro esquinas del juego de una muñeca (Quattro angoli del gioco di una bambola) continua il tracciato segnato dal primo. La “guerillera del amor” smette i panni di ribelle che urla il sesso con veemenza e incisività, portando in primo piano una figura di donna più pacata (ma non per questo remissiva), disposta a rinunciare alla collera, ma sempre graffiante nei suoi versi che prendono la coscienza del lettore e la fanno vibrare lasciando in essa un segno profondo. La sua crescita intellettuale e umana appare ancora più evidente in El fin de los mitos y los sueños (La fine dei miti e dei sogni), la sua terza raccolta di poesie. Qui i sogni incestuosi cui la Rodas spesso fa riferimento prendono corpo sotto forma di mostri abominevoli circondati da orribili creature che costituiscono le metafore di una tragica e sofferta solitudine.
La Rodas non scrive per scandalizzare. La sua è una scelta imprescindibile: scrive perché non può farne a meno. È una necessità che avverte, che brucia dentro, l’avvolge fino a farla traboccare, deve liberarsi di tutte le parole che le affollano il cuore: uno sfogo totale, completo al mondo.
Tiziana Masucci
Ana María Rodas (Guatemala City, 1937) è poetessa, scrittrice, giornalista e critico letterario del Guatemala. Figura di spicco nel mondo letterario centrale. È stato Ministro della Cultura e dello Sport della Repubblica del Guatemala.