Siamo nel mese di giugno del 2017 (18 giugno) e mentre in Italia si discute – animatamente – il disegno di legge che modifichi il diritto di cittadinanza basato sullo ius sanguinis (ovvero che la cittadinanza italiana viene trasmessa solo dai genitori ai figli), la società civile, cioè noi – o alcuni di noi -, si dimostra più veloce dei tempi della politica per accogliere i nati in Italia da genitori stranieri come italiani.

Nella società civile infatti si agisce per accogliere e integrare i migranti indipendentemente dalla cittadinanza e lo si fa anche attraverso la cultura e il digitale.  

Alla fine del 2016 Giulia Natale, blogger che si occupa di libri per bambini e digitale, ha completato l’edizione italiana di BenvenutiABC, un’app scaricabile gratuitamente che è un dizionario interattivo in cui sono presenti circa 200 parole con altrettanti disegni e una traduzione in inglese (con audio) e in arabo (senza audio perché ci sono troppe differenze di accenti tra i paesi che parlano arabo, precisa Giulia). Da poco è stata realizzata anche la versione in lingua cinese (con audio) grazie alla collaborazione con Silvia Torchio.

La prima edizione del progetto nasce però in Germania nel 2015 dove un’illustratrice, Anna Karina Birkenstock, che lavorava come volontaria nei centri di accoglienza di Colonia, si era resa subito conto che non era facile interagire con i nuovi arrivati soprattutto con i bambini: mancava uno strumento di dialogo. Decise così di utilizzare il linguaggio universale delle illustrazioni e scelse la tecnologia di PubCoder (una start up innovativa torinese che sviluppa il software che consente la creazione di contenuti digitali interattivi distribuibili come ebook, app, HTML5 dentro i browser, su desktop e mobile) per costruire il primo libro digitale con audio in inglese e tedesco dal nome WillkommensABC: 150 parole di uso quotidiano che i volontari (e i migranti) possono trovare facilmente usando l’app dal proprio smartphone.

BenvenutiABC è un comitato di accoglienza nel nostro paese. Un comitato composto da una persona entusiasta come Giulia, dalla redazione di PubCoder, da traduttori, da 120 illustratori che hanno messo a disposizione il loro lavoro con entusiasmo e creando una o più immagini per una o più parole. Disegnare un’immagine che rappresenti una parola può sembrare un gesto semplice per un illustratore professionista, ma quell’immagine deve essere comprensibile a bambini che vengono da mondi diversi, deve poter trasmettere un’idea positiva (di cose negative ne hanno viste a sufficienza!) e non deve riportar loro immediatamente un ricordo negativo. “Pensa all’acqua, sarebbe semplice raccontarla con il mare…”, ha detto un giorno un’illustratrice a Giulia. Proprio per questo gli illustratori sono stati tutti sensibilissimi e bravissimi.

Anche in Italia, come in Germania, l’app viene utilizzata dai volontari grazie alla collaborazione con la Fondazione Migrantes, altro attore importante del progetto, che ha aderito all’iniziativa sin dal primo momento. Grazie a BenvenutiABC la relazione tra operatori e bambini è sicuramente più facile e più gioioso, seppur in situazioni difficili per tutti.

Però BenvenutiABC è uno strumento che è usato molto nelle scuole elementari soprattutto in quelle con un’alta percentuale di bambini migranti. Si sta diffondendo sempre più perché può essere usato direttamente dall’insegnante in quanto è intuitivo, è facile da usare e scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play Store, attraverso l’applicazione gratuita Edook. Una volta scaricata l’app è possibile utilizzarla da tutti i device: quindi basta un televisore, uno smartphone e un cavo per partire. L’app è da vivere come un vero strumento che attivi ulteriori azioni di condivisione.

Alcuni esempi di utilizzo dell’app sono:

  1. coinvolgere Giulia Natale e Silvia Torchio in un laboratorio con i bambini (più facile se siete di Torino e provincia)
  2. scrivere le parole su dei foglietti e metterle in una scatola: far pescar le parole e far raccontare a voce una storia che abbia come protagonista quella parola (sviluppo delle capacità di narrazione orale ed esposizione in pubblico)
  3. usare le illustrazioni: scegliere una parola e chiedere di illustrarla per poi mostrare il lavoro dell’illustratore e discutere delle differenze della scelta (sviluppo della lingua attraverso le immagini)
  4. scegliere alcune parole-chiave e coinvolgere i bambini nel raccontare una tradizione, una storia, un evento legato alla propria origine (italiana o straniera).

Le parole sono tante ma non tantissime, ma sono sufficienti affinché i bambini possano ritrovarle nei loro primi testi, nel loro primo approcciarsi alla lingua italiana.

Ma il valore più grande di un progetto come BenvenutiABC è quello di creare all’interno di una classe scolastica, ad esempio, momenti di coesione del gruppo, di creare un terreno comune che si basa sui significati delle parole, sulle storie e sul valore della cultura come linguaggio da condividere.

Lea Iandiorio

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