Un racconto di fantascienza, scritto in terza persona, che ci trasporta in un mondo freddo e inospitale che vede il giovane protagonista Dastan scappare con altri bambini dalla guerra che ha distrutto il mondo.

Dastan percorrerà un lungo tragitto verso il mare, per salvarsi, dopo che i soldati hanno fatto irruzione nel rifugio in cui lui e  sua madre erano nascosti, e portato via la madre. Lui si è reso invisibile, nascondendosi, per non essere catturato,  come la madre gli ha insegnato e come tutti i bambini di questo mondo devono fare: non possono vivere, deve nascondersi e fuggire perché è stato deciso così. Tutti i bambini vanno sistematicamente eliminati. Un disegno criminale creato dalla mente degli umani vuole annientare tutto il genere umano.

Vengono accompagnati e protetti da alcuni adulti, i Custodi della Vita che si contrappongono a coloro che vogliono cancellare il genere umano.

Il padre di Dastan è mancato anni prima e al ragazzo non resta che la madre e non vuole perdere anche lei. Dastan parte, per cercarla ma anche per salvarsi, in un percorso in cui incontrerà scenari apocalittici e strani personaggi, descritti nei vari capitoli. Ad accompagnarli alcuni animali, i cammelli serafici e un gatto nero vivacissimo che ha più  le caratteristiche del cane che non del gatto.

I lunghi viaggi nel freddo prima e  nel caldo poi, sono caratterizzati dalla ricerca di un riparo, dal procacciarsi il cibo qualora le scorte trasportate sui cammelli finiscano, dalle camminate estenuanti, dallo sfuggire agli occhi ipnotici dei soldati che sono sulle loro tracce. Sono proprio questi occhi ipnotici a catturare bambini costringendoli a diventare automi e a seguire di propria volontà (forzata) il disegno criminale. Una tecnica paurosa e traumatizzante e per questo non si possono guardare negli occhi i soldati.

Questo orribile destino e questa volontà distruttiva verranno osteggiati da un potere che Dastan si ritroverà, senza saperlo e che lo porterà in un bunker di fronte ad un uomo con una maschera, in un finale rapido e inquietante che porterà con sé sorprese e un filo di speranza, pur aprendo molti altri interrogativi.

Solo l’amicizia tra i ragazzi e poi il cielo e la bellezza delle stelle nella notte, saranno la consolazione che accompagnerà e alimenterà la speranza dei fuggitivi. Resta anche un’opzione importante: puoi essere soldato o puoi essere Custode, si può scegliere sempre da che parte stare, come ci suggerisce il libro:

– Guarda lassù. Nessuno può dire alle stelle che non possono brillare.
– Ma gli uomini possono costringerci a fare quello che non vogliamo. La guerra è stata così.
– Se scegli di brillare, brillerai per sempre.

Manuela Tamietti