Numero 13 | Ottobre 1998

Eccoci qui, immerse nella campagna toscana intorno al 1820, stiamo accompagnando Mary Shelley e suo marito Pierce B. Shelley in una delle loro passeggiate. È tutto così magico ed emozionante: invisibili ai loro occhi, possiamo sbizzarrirci in commenti e battute sulle abitudini, gli usi, i costumi. Vi domanderete cosa ci facciamo qui. A dire il vero non lo sappiamo neanche noi, vorremmo carpire qualche segreto letterario. Li seguiamo all’interno del palazzo, è l’imbrunire e prima di cena Mary si ritira nel suo studiolo. Che ghiotta occasione per noi, magari potrebbe mostrarci qualcosa di interessante! Si siede alla scrivania, apre un cassetto e tira fuori dei fogli, non sono molti, forse una trentina, non riusciamo a leggere granché. Li ripone via, chiude a chiave il cassetto e porta via con sé la chiave.

Abbiamo continuato a osservarla per un po’, chiedendoci dove fosse finita quella chiave e di cosa parlasse quell’unico manoscritto da noi intravisto, beh è andata a finire come potete immaginare: la chiave non è stata più ritrovata… fino ad oggi probabilmente.

Rieccoci catapultate nella nostra realtà, siamo di nuovo in redazione tra libri di ogni tipo e scartoffie varie, tra le quali spunta qualcosa sulla scrivania, osserviamo con attenzione e ci accorgiamo che si tratta di un’intervista realizzata da non si sa quale delle nostre redattrici sulla scoperta di un manoscritto inedito di Mary Shelley in Toscana. Non sappiamo se crederci, forse è meglio leggere:

Signora Payling chi ha ritrovato il manoscritto?

La signora Cristina Dazzi ha ritrovato il manoscritto nella casa di famiglia in Toscana, a San Marcello Pistoiese.

Come mai si è venuti a conoscenza solo ora di questo manoscritto?

La casa dei signori Dazzi è molto grande, vi sono numerosi archivi che da tempo non venivano riordinati. La signora Dazzi ha ritrovato il manoscritto per caso, rovistando in delle scatole in cui nessuno aveva guardato prima di allora.

Quando verrà pubblicato in Inghilterra e in Italia?

In Inghilterra è stato pubblicato il tre settembre. La versione inglese sarà disponibile in Italia al più presto, io ne avrò una copia nei prossimi giorni; ma non so quale casa editrice si occuperà della versione italiana del libro. Al momento non ci sono contatti con nessuna.

Dopo la scoperta di questo manoscritto della Shelley è lecito pensare che ne esistano altri?

È possibile, anche se non ne sono sicura.

Di che genere si tratta?

È una favola per bambini.

All’interno del manoscritto si ritrovano le caratteristiche fondamentali dell’opera di Mary Shelley?

Si tratta di una favola e, quindi, già questo è molto inusuale perché non sono state trovate altre favole scritte da Mary Shelley. Vi sono però elementi della storia tipicamente romantici: lo stile è simile a quello dei racconti ma il fatto che l’opera sia divisa in tre parti suona un po’ strano perché nessuno dei racconti è strutturato in questo modo. Quindi da un lato vi sono delle similitudini dall’altro delle notevoli diversità.

Come è stata giudicata l’opera dalla critica inglese e internazionale?

Era impensabile che potesse essere ritrovato un altro manoscritto dell’autrice, quindi questo è un fatto estremamente importante.

Dove sarà conservato il manoscritto originale?

I signori Dazzi lo conserveranno a casa loro, quindi sarà possibile vederlo solo andando a San Marcello Pistoiese.

L’intervista finisce qui, l’abbiamo divorata con grande voracità scoprendo che la favola intitolata Maurice or The fisher’s cot era stata scritta da Mary Shelley durante il suo soggiorno in Italia per Laura, la figlia di una delle sue amiche italiane; una favola di trentanove pagine troppo breve per essere pubblicata all’epoca.

Ringraziamo la signora Catherine Payling, responsabile della Keats-Shelley Memorial House di Roma.

Elvira Raimondi e Barbara Iandiorio

 

In libreria

Maurice di Mary ShelleyMary Shelley
Maurice or The Fisher’s Cot. A Tale
The University of Chicago Press, 2000
Testo in inglese
192 p., brossura
€ 16,93

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Il libro è stato tradotto in italiano da Cristina Dazzi e pubblicato nel 2003 da Mondadori con il titolo “Maurice o La capanna del pescatore”.
Attualmente è fuori catalogo.