Forse molti di voi si sentono attratti da quello che oggi ci arriva dall’Oriente, forse qualcuno di voi sta considerando l’idea di addentrarsi un po’ nel reticolo filosofico e religioso rappresentato da parole come Buddismo, Zen, Taoismo, Induismo…
Forse pochi di voi, ma comunque qualcuno si sta chiedendo: ma cosa sarà questa cosa chiamata fisica, e cosa studia questa scienza, lo sappiamo davvero o siamo convinti che tutto si fermi agli aberranti studi che ci hanno proposto a scuola?
Forse allora è arrivato il momento di dare uno sguardo attento a questo libro, datato 1975 (!), scritto dal fisico americano Fritjof Capra.
Sono molte le Vie che Capra propone nel suo libro, perché ci restituisce con chiarezza i continui mutamenti che il pensiero umano ha attraversato, sia dal punto di vista scientifico che da quello filosofico. Ma, più di ogni altra cosa, quello che ci vuole far toccare con soffio leggero è la corrispondenza dei percorsi e come, da approcci completamente diversi alla conoscenza del mondo (misticismo orientale/fisica moderna), certi uomini – e quindi tutti gli uomini – siano ormai arrivati alle soglie di una comprensione totale. Certo non totale per quanto riguarda la quantità dei fenomeni con cui conviviamo ma totale nel senso di possibilità di procedere su «una mappa comune del territorio». Questo libro non può, come nessun linguaggio al mondo, comunicare l’essenza del territorio (perché si tratta di averne un’esperienza diretta) ma può aiutarci molto a non confondere la mappa con il territorio.
Troverete qui i fili che uniscono la nostra Via, i fili che manifestamente legano le filosofie religiose (se così le vogliamo chiamare) e i fili che, ad esempio, svelano il cuore pulsante nella teoria della relatività di Einstein. E tutto questo viene detto con estrema semplicità, prendendo semplicemente atto della scoperta dell’uomo.
L’uomo muta e può mutare, solo con il corpo, solo con la mente, o unendo se stesso «per trascendere la nozione di sé e identificarsi con la realtà ultima» (o prima?).
Quanto più profondamente penetriamo nel mondo submicroscopico tanto più ci rendiamo conto che il fisico moderno, parimenti al mistico orientale, è giunto a considerare il mondo come un insieme di componenti inseparabili, interagenti e in moto continuo, e che l’uomo è parte integrante di questo sistema.
Penso che Il Tao della Fisica, uno di quei libri-culto che accoglie nel tempo sempre più ascoltatori e seguaci, possa essere un’onda di energia che ci rischiara e da cui è bello farsi trasportare.
«Essendo basate sulla consapevolezza che spazio e tempo sono intimamente connessi e compenetrati, le concezioni del mondo della fisica moderna e del misticismo orientale sono entrambe intrinsecamente dinamiche e contengono il tempo e il mutamento come propri elementi essenziali.»
Siamo tutti sulla stessa Via, arriva un momento in cui la nostra Via capisce di essere anche la Via. Non basterà un libro, ma ogni momento si apre su nuovi momenti.
Simone Battig
In libreria
Fritjof Capra
Il tao della fisica
Adelphi, 1989
Collana: Gli Adelphi
Traduzione di Giovanni Salio
381 p., brossura
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