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Anno 0 | Numero 2 | Ottobre 1996

Non ha più denti in bocca, Antonio José Bolivar Pronao. E la sera, quando decide di non parlare più con nessuno, si toglie la dentiera e chiude i contatti col mondo. Abita in una piccola capanna, a pochi passi dal fiume, da solo, ma con il ritratto della moglie defunta alla parete. Da lì Dolores lo guarda mentre dorme sull’amaca o mentre legge, in piedi, appoggiato al tavolo.

Già, il vecchio Antonio José, il colono bianco che ha deciso di vivere nella colonia amazzonica, sa leggere e ama leggere. Attraverso le pagine dei libri viene a conoscere altre realtà, riesce a immaginare città come Parigi e Londra, sicuramente più belle di Ibarra, il posto più grande che gli sia capitato di visitare durante la sua vita. La città che proprio non riesce a immaginare, invece, è Venezia, costruita sulle acque. È preso da candido stupore il vecchio nel leggere le storie di persone così lontane da lui, protagoniste di esperienze diverse da quelle che si fanno nella foresta amazzonica. I suoi libri preferiti sono le storie d’amore, quelle piene di sofferenza, sempre che finiscano bene, però. In quei romanzi gli innamorati si baciano.

“Baciare con ardore. Baciare. Aveva scoperto solo ora di averlo fatto pochissime volte, e unicamente con sua moglie, perché tra gli shuar baciare era un’abitudine sconosciuta.”

Leggere è qualcosa di magico, un’esperienza unica per Antonio José. E nel suo ricordo è avvolto nel mistero il giorno in cui lesse il primo libro, sottratto a un prete che dormiva. Legge piano e ad alta voce, il vecchio, sillaba per sillaba, e ripete i passi che gli piacciono di più. La lettura come atto d’amore, come motivo di godimento da prolungare il più possibile. Luis Sepúlveda, straordinario autore di questa storia, tramite la figura del vecchio Bolivar, rende omaggio al fascino senza tempo e senza limiti della parola scritta. Il vecchio che leggeva romanzi d’amore ha avuto enorme successo in tutto il mondo dal Cile, paese natale di Sepúlveda, all’Italia.

In esso convivono due storie parallele, che vedono entrambe protagonista il vecchio senza denti. Di una, incentrata sulla lettura e sulla fantasia, si è detto.

L’altra, che si interseca con la prima e acquista sempre maggiore spazio fino all’intenso finale, verte sull’epica sfida tra l’uomo e l’animale. Si tratta del tigrillo, un felino che vaga nella foresta amazzonica alla ricerca di qualcuno da sbranare per vendicare lo sterminio dei suoi cuccioli. È racchiuso simbolicamente in questa lotta il dolore dell’uomo per la distruzione, da lui stessa provocata, della foresta amazzonica.

A uno dei più tenaci difensori della natura contro lo scempio umano, Chico Mendes, è dedicato il romanzo di Sepúlveda.

Un romanzo breve, una storia che si legge tutta di un fiato, senza mai annoiarsi, grazie anche alle tante figure singolari create dalla fantasia dello scrittore. C’è il sindaco, grasso e deriso da tutti, eppure convinto ancora di esercitare autorità; c’è l’uomo che si fa togliere tutti i denti per dimostrare al paese la sua virilità, appena questa è messa in discussione.

Su tutto, però, domina il personaggio di Antonio José Bolivar Pronao, insieme al suo stupore di leggere i romanzi.

“ … gli piaceva immaginare la nave. L’aveva vista, da bambino, come una pelliccia d’agnello distesa a seccare sui bordi del vulcano Imbabura, e a volte gli sembrava una stravaganza imperdonabile che i personaggi dei suoi romanzi la calpestassero senza preoccuparsi di insudiciarla.

Roberto Tucci

I libri nel 1996

Mondo alla fine del mondo, Guanda, 1994, L. 19.000
Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Guanda, 1994, L. 18.000
Un nome da torero, Guanda, 1995, L. 19.000
La frontiera scomparsa, Guanda, 1996, L. 18000

Oggi in libreria

mondo-alla-fine-del-mondo-libro  il-vecchio-che-leggeva  un-nome-da-torero  la-frontiera
Il mondo alla fine
del mondo, TEA, 2011, euro 8,50

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Guanda, 2014, euro 8,00
Un nome da torero, TEA, 2011, euro 8,00
La frontiera scomparsaTEA, 2004, euro 7,50


Tutte le opere di Sepúlveda

1989 – Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (Un viejo que leía novelas de amor)
1989 – Il mondo alla fine del mondo (Mundo del fin del mundo)
1994 – Un nome da torero (Nombre de torero)
1994 – La frontiera scomparsa (La frontera extraviada)
1995 – Patagonia express. Appunti dal sud del mondo (Al andar se hace el camino se hace el camino al andar)
1996 – Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar)
1996 – Diario di un killer sentimentale (Diario de un killer sentimental)
1997 – Incontro d’amore in un paese di guerra (Desencuentros)
2002 – Jacaré – Hot Line (Yacaré – Hot Line)
2002 – Le rose di Atacama (Historias marginales)
2002 – Raccontare, resistere. Conversazioni con Bruno Arpaia
2003 – Il generale e il giudice (La locura de Pinochet)
2004 – Una sporca storia (Moleskine, apuntes y reflexiones)
2004 – I peggiori racconti dei fratelli Grim (Los peores cuentos de los hermanos Grim) (con Mario Delgado Aparaín)
2006 – Il potere dei sogni (El poder de los sueños)
2007- Cronache dal cono sud (Los calzoncillos de Carolina Huechuraba y otras croónicas)
2008 – La lampada di Aladino e altri racconti per vincere l’oblio (La lámpara de Aladino y otros cuentos para vencer al olvido)
2009 – L’ombra di quel che eravamo (La Sombra de lo que Fuimos)
2010 Ritratto di gruppo con assenza (Historias de aquí y de allá)
2011 – Ultime notizie dal Sud
2012 – Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (Historia de Mix, de Max y de Mex)
2012 Tutti i racconti, a cura di Bruno Arpaia
2013 – Ingredienti per una vita di formidabili passioni (Escritura en tiempos de crisis. Articulos y reflexiones)
2013 – Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza (Historia de un caracol que descubrió la importancia de la lentitud)
2014 – Un’idea di felicità
2015 – L’avventurosa storia dell’uzbeko muto
2015 – Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà (Historia de un perro llamado Leal)