Murdo è uno yeti anche se dicono che gli yeti non esistano, eppure Murdo esiste in questo delizioso libro illustrato con soli 4 colori da Éva Offredo: bianco, nero, azzurro e marrone. Murdo crea la sua esistenza attraverso brevi racconti che sono sia poetici che divertenti.

Murdo non è abominevole e non è un uomo delle nevi, ci tiene a sottolineare, forse perché non gli piacciono le etichette e vorrebbe conoscere di persona chi lo ha dipinto così.

Il suo nome inizia con la M che rappresenta la montagna, anzi due, una U che è un ferro di cavallo, la D che è un quarto di luna e la O che è un pallone. Della R non sa bene cosa farci e trova soluzioni per raccontare il suo nome e ciò che lui è.

Murdo ha una grossa capacità di guardarsi intorno, di guardarsi dentro e di ascoltare, il proprio pensiero e quello degli altri. Murdo ha scoperto una grande possibilità per rendere migliore la sua esistenza che è quella di sognare.

Murdo vorrebbe vivere al di fuori della montagna di carta dove invece è sempre vissuto e perché ciò possa avvenire sogna. Sogna in ogni modo e in ogni momento, continuamente. La sua vita è un sogno che non finisce mai e ce lo racconta intensamente con delicatezza di ali di farfalla. Sogna ciò che non è e ciò che non ha, sogna di entrare nella sostanza delle cose, sogna di sciogliersi, calarsi,  confondersi con il mondo per diventare parte di esso.

La poesia è dentro ad ogni sogno e con essa lui  si farebbe un maglione come fili di lana, che vorrebbe condividere con qualcuno perché la poesia che utilizza è una poesia d’amore. Sogna l’opposto di ciò che è: Per esempio sogna spesso di essere piccolo non grosso e di trovare un guscio in cui nascondersi per venire poi scoperto da qualcuno, perché gli altri sono sempre importanti (sogna sempre di incontrare qualcuno che gli sia amico). Sogna di continuo e il sogno si insinua in ogni piega della vita sua e anche della nostra, gradualmente,  grazie alla tenere parole che questo gigante, delicato, gentile e grande osservatore, semina in ogni pagina.

Sogna quindi di vivere ancora di più nella natura dentro la quale è completamente immerso e gode della bellezza e della lentezza degli alberi, del sole, della neve, del lago e del vento. Murdo sogna di essere un’ombra carezzevole di una mongolfiera che attraversa la pelle del mondo.

Gli occhi di Murdo percorrono così il mondo che lo circonda e quello che non conosce e colgono  ogni cosa, ogni sfumatura, ogni piccolezza che diventa parte di sé, parte di un tutto. Murdo sa ascoltare, accogliere e respira con ciò che gli sta intorno. La vita che lo avvolge gli permette la ricerca interiore che è quella che con leggerezza l’autore cerca, con grande rispetto, trasportando il piccolo lettore in un mondo di sogno, desiderio e speranza.

Murdo ci spinge a cercare la nostra identità, ma lo fa con garbo accompagnandoci a cercare ciò che siamo e ciò che vogliamo essere e qualora al posto del sogno si incontrasse un incubo, l’importante è accettarne l’esistenza con la convinzione che tutto si può risolvere come ogni istante della vita che contiene sempre un mistero. Murdo conosce il valore del silenzio e ce lo racconta con intensità.

Murdo aiuta i bambini a sognare con la dolcezza delle sue parole, le storie al contrario, la bellezza dell’essere vivo e radicato. Murdo è un piccolo delizioso libro che ci fa sorridere, che apre le porte della speranza, del desiderio, dell’amicizia e del rispetto.

Murdo è un personaggio enorme che conosce l’empatia senza mai nominarla.

Un piccolo libro scritto come fosse poesia che tocca corde profonde del cuore che vogliano tenerlo sul comodino e ogni tanto sfogliarlo, scoprirlo, rileggerlo per capire come dentro persino ad un gigante che si pensa spaventoso e selvaggio si possa nascondere un piccolo sognatore, curioso di imparare.

Manuela Tamietti

exlibris20 collabora con Storie di piazza aps sul progetto Muse alla Lavagna di Fondazione CRB rivolto alle scuole di Biella per divulgare la bellezza della lettura.