Un libro per bambini ben illustrato in cui le immagini fanno da corollario al racconto.
Anzi di più, in questo caso le illustrazioni, coloratissime e ricchissime di dettagli e spunti, hanno una funzione importante, osservandole entri nella storia, come se fosse una variante di un fumetto, con figure che hanno lo scopo di comunicare informazioni che possano condurre la storia nella direzione del racconto senza per forza dover utilizzare le parole.

Importante quindi leggere il testo ma soprattutto notare i mille dettagli illustrati.

La storia è quella che spiega, delicatamente, il punto di vista dei genitori che debbono aiutare i figli nella loro crescita. Passaggio non semplice perché il piccolo è una larva di mosca caduta dal nido che due amici, una talpa e un topo, decidono di adottare, anzi la larvetta viene adottata da Nino la Talpa e l’amico Taddeo il topo lo aiuterà, nel difficile compito educativo di crescere un essere che da larva deve diventare adulta.

Così nella storia i due amici si troveranno a dover raccogliere il cibo preferito della larvetta per poterla far crescere, ovvero le cacche di coniglio, cacche di cui Tosca detta Toschina è logicamente ghiotta e divorerà per diventare grande.
Nino ha dubbi, non sa se riuscirà a condurre degnamente un’azione tanto impegnativa e dice: – voglio che sia una mosca pronta a fare del suo meglio per essere felice e l’amico risponderà: – Allora rilassati e sorridi. Dare l’esempio è il miglior metodo educativo.- I due amici con garbo ci guideranno alla scoperta delle responsabilità che sopravvengono nel momento in cui compare nella propria vita un cucciolo che bisogna accudire. Uno stimolo per i più piccini per identificarsi nei personaggi, piccoli e grandi e capirne il punto di vista.

Quando poi la larva diventa pupa e poi adolescente, si trasformerà e diventerà un po’ scontrosa e non sarà facile per Nino la Talpa accettare che la sua mosca ad un certo punto prenda anche il volo per altri lidi. Eppure la vita è proprio così, ad un certo punto deve avvenire un distacco che bisogna accettare. Nino lascerà Toschina con un fazzoletto sventolato per i saluti e una lacrimuccia in tasca ma anche con una convinzione: – Quando adotti una larvata pensi di insegnarle a spiccare il volo e vivere da sola ma in realtà è lei a insegnarti a non vivere più da solo.

Manuela Tamietti