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Anno 0 | Numero 4 | Dicembre 1996

Verbale di sommario interrogatorio dell’indiziato libero Lucarelli Carlo.

Nell’anno 1996, addì 23 novembre, davanti a noi ufficiali di polizia giudiziaria è presente Lucarelli Carlo, di anni 35, sottoposto a sommarie indagini per il reato di pubblico esercizio di letteratura di serie B (giallo) a fini di lucro e morbosa soddisfazione personale. Formalmente avvertito della facoltà di non rispondere ma che si procederà ugualmente nelle indagini, a domanda “Cosa è per lei il giallo”, precisato che non si intende con il sopracitato termine riferirsi ad alcun colore della scala cromatica, Lucarelli Carlo dichiara che:

 

– trattasi attualmente di una delle poche forme narrative, forse l’unica, in grado di raccontare la realtà, cioè i fatti e tutto quello che ci sta dietro: pensieri, reazioni, spiegazioni, conseguenze … un compito a cui la letteratura cosiddetta seria ha spesso rinunciato, come pure i giornali, che per definizione proprio dei fatti dovrebbero occuparsi ma che spesso, per esigenze di tempo e di spazio, si fermano al titolo. E dato che i fatti, in questi tempi, sono soprattutto fattacci, ecco che il giallo diventa uno strumento particolarmente utile per parlare di politica, di cronaca, di storia, di una città, d’amore o semplicemente di persone. Non solo, proprio grazie alla carica critica che ha avuto fin dai suoi primi esempi, il giallo può farsi carico anche dei compiti di una narrativa civile e politica che in parte manca: analizzare, criticare e denunciare;

– trattasi di un genere particolarmente affascinante perché si occupa di uno degli elementi fondamentali, universali e costanti nella natura e nella storia dell’uomo: il Mistero; e di farlo utilizzando una struttura narrativa che impone un sobrio e veloce equilibrio, impedisce digressioni inconcludenti o eccessi intimisti e offre una serie di espedienti per mantenere sempre viva e costante la tensione;

– trattasi di un utile espediente per fare in modo che il suddetto Lucarelli, come da perizia psichiatrica allegata, si sfoghi sulla carta e non sia pericoloso per sé e per gli altri.

Richiesto di fornire nominativi di persone identificabili come ispiratori o complici, denunciabili ai sensi del reato di associazione a delinquere di stampo letterario, a domanda Lucarelli dichiara di:

– non voler rinunciare, nonostante questo sia un punto controverso, alla paternità di Sciascia Leonardo e Gadda Carlo Emilio, per quanto riguarda la concezione “morale” del giallo, indicando Scerbanenco Giorgio, Chandler Raymond e Ellroy James come ispiratori dei metodi utilizzati per delinquere. Denuncia spontaneamente come istigatori e complici Macchiavelli Loriano, Piketts Andrea G., Fois Marcello e Rigosi Giampiero, già noti a questo ufficio e più volte pregiudicati per gli stessi reati.

Una sommaria ricerca d’archivio rivela inoltre i seguenti precedenti del soprannominato Lucarelli:

– in associazione criminale con Sellerio Editore pubblica Carta bianca, nel 1990 e poi L’estate Torbida (1992) e Via delle oche (1996) che hanno come protagonista il commissario De Luca e si ambientano negli anni tra il ‘40 e ‘50; in associazione con Granata Press pubblica Falange armata (1993) e Il Giorno del lupo (1994), ambientati nella Bologna contemporanea; in associazione con Theoria pubblica nel 1993 Lupo Mannaro, e nello stesso anno Indagine non autorizzata in associazione mafiosa con Mondadori. È attualmente indagato per una raccolta di racconti dal titolo Vorrei essere il Pilota di uno zero, complice l’editore Moby Dick e Guernica, in associazione con il Minotauro, col quale sperimenta uno stile visionario e pittorico di solito fuori dal suo giro abituale.

Preso atto delle dichiarazioni e rinvenuti in esse gli estremi per la denuncia rinviamo il verbale alla competente Autorità Giudiziaria.

 

Il libro nel 1996

Carlo Lucarelli
Falange armata
Granata Press 1994, pp. 144
L. 15.000

In libreria

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Carlo Lucarelli
Falange armata

Einaudi, 2009
Collana: Stile Libero
140 p., brossura
€ 11,50  

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Una pagina da “Falange armata”

Sto sognando che sono al cinema a guardare Terminator II, bestiale!, quando una signora grassissima si siede nel posto accanto al mio e mi schiaccia col sedile ribaltabile la mano che lasciavo penzolare. Sento un male becco, ma non posso urlare, perché Schwarzenegger sta sparando con il mitra e i colpi mi coprono la voce e la signora, maledetta, non si sposta, e anche i pugni che le tiro contro una spalla affondano inutilmente nella sua ciccia molle, e allora metto la mano sotto la giacca per prendere la pistola, ma mi accorgo con un brivido agghiacciato che la fondina è vuota. È l’angoscia che mi sveglia prima ancora della fitta acuta alla mano sinistra da cui capisco che stavo dormendo su dito inclinato.

Sospiro, mi passo le mani sul volto e bestemmio, nel buio perché mi sono sbattuto l’alluminio di questo cazzo di steccatura sull’osso del naso. Mi alzo a sedere sul letto e guardo la sveglia. Fossi mai riuscito a distinguere qualcosa con quelle minchie di numeri fosforescenti… mi pare che segni le tre. Le tre di notte? Merda!

È un po’ di tempo che non riesco più a dormire. Fino a un mese fa era per il caldo, ma adesso, che è iniziato settembre e fa fresco, possibile che resti tutte le notti con gli occhi aperti come una civetta a fissare il soffitto? Boh…

 

L’autobiografia del 1996

Sono nato a Parma nel 1960 e vivo a Mordano, in provincia di Bologna. Soprattutto scrittore, sono spesso sceneggiatore di fumetti e di videoclip musicali, cronista di nera, autore di teatro e insegnante di scrittura. Fino a oggi ho pubblicato otto romanzi e una raccolta di racconti. A tempo perso, canto in un gruppo postpunk.

Lucarelli oggi

http://www.carlolucarelli.net/


Questo articolo è stato ripubblicato (con grafica diversa) nella rubrica thema
del numero 12 di exlibris, settembre 1998