Il potere dei versi, l’evocazione delle immagini, il compito di richiamare l’impegno civile, la pace, la speranza: il Primo Festival di poesia civile e contemporanea del Mediterraneo” incanta.

Si divide tra l’estate e l’autunno il “Primo Festival di poesia civile e contemporanea del Mediterraneo” – giunto alla sua quarta edizione – e che omaggia Dante Alighieri nel titolo il “VII Cielo. Poetry & Experience Sense”.

VII Cielo significa imparare a guardare tutto con occhi nuovi. 

La città, la gente, la storia di Taranto, nasce come Tempio della Poesia, della parola, della retorica, patria dei grandi poeti Leonida e Lucio Livio Andronico, arrivando a Virgilio e all’ode di gratitudine a Taranto, al fiume Galeso, da parte di Orazio Flacco “Quell’angolo di mondo più di ogni altro mi sorride…” e a Deliciae Tarentinae di Tommaso Nicolò D’aquino poeta “ambientalista” in cui la la Natura è un’entità idealizzata, divina.

Tiziana Magrì, direttrice del  Festival, ha spiegato come questa edizione si leghi al progetto “Restanza 2022”, “La resilienza di chi resta” un piano di rigenerazione di comunità con l’obiettivo di progettare attraverso la cultura, le arti , e soprattutto la parola: per mezzo della poesia si estrae una nuova visione di città dialogante e protagonista del proprio sviluppo economico- sociale.

“Attraverseremo con la poesia, le persone, memorie e luoghi per costruire la “comunità di destinazione universale” – ha spiegato Tiziana Magrì, percorrendo i luoghi leggendari della città vecchia, lambiti dal mare, protagonista anche nell’icona del Festival, una donna-sirena, con le foglie dei poeti, tinte di blu.

La poesia torna protagonista con ospiti illustri: poetesse e poeti, italiani e internazionali, che sono giunti nelle sere d’estate nella culla del Mediterraneo, richiamo costante all’incontro, un incontro millenario, meticcio, fra popoli e menti.

Il Mediterraneo è la madre dell’uomo dal multiforme ingegno il nostro Odisseo, padre degli esploratorie degli uomini e delle donne che sanno resistere a tutte le sirene, tranne ad una, quella dalla voce più suadente: la signora Cultura”.

A pochi giorni dalla scomparsa dell’amatissima poetessa Patrizia Cavalli, il Festival ha assunto ancora più valore, facendosi portatore di diversi linguaggi poetici, sostenendo e attraversando il potere dei versi, l’evocazione delle immagini, il  compito di richiamare l’impegno civile, la pace, la speranza.

Tra i poeti Daniele Gincane (Bari, 1948), pedagogista, poeta, giornalista pubblicista, critico e fondatore de La Vallisa, uno dei più longevi circoli letterari italiani. I suoi scritti hanno raccolto l’attenzione di prestigiosi nomi italiani come Giorgio Barbieri Squarotti e Raffaele Nigro. Fra i suoi scritti: Il resto del falò, 21 poesie metafisiche, Le aritmie del cuore e La poesia delle donne in Puglia.

Giuseppe Todisco, nato a Foggia nel 1980, apparso in diverse antologie, come Enciclopedia di Poesia Italiana, a cura della Fondazione Mario Luzi. È presente all’interno della collana “Poeti e Poesia”, a cura di Elio Pecora. Collabora con alcuni lit-blog ed è co-fondatore e co-direttore di Avamposto. Fra i suoi scritti si annovera “Si prega girati di schiena”. Giovanni Laera (Noci 1980) è dottore di ricerca in “Linguistica italiana” presso l’Università degli Studi di Torino e autore di diversi libri e articoli su lessico, onomastica e folclore nei dialetti del Mezzogiorno.

La poetessa albanese Denata Ndreca, scrittrice, giornalista. È tradotta in vari paesi del mondo e vincitrice di importanti premi letterari internazionali e nazionali. Ha pubblicato diversi volumi, fra cui: “Senza Paura” “Un faro nella nebbia”; “Tempo negato”; “Calicanto” e testi di letteratura per ragazzi: “La carrozzina magica”; “Sono io”.

Atteso il reading poetico con Silvia Bre, poeta, scrittrice e traduttrice. Da Einaudi ha pubblicato Le barricate misteriose (2001), Marmo (2007), La fine di quest’arte (2015) e Le campane (2022), nonché tre volumi di traduzioni da Emily Dickinson: Centoquattro poesie (2011), Uno zero piú ampio (2013), Questa parola fidata (2019). Il giardino di Vita Sackville-West (Elliot, 2013), Esercizi di potere di Margaret Atwood (nottetempo 2020) e Fuoco e ghiaccio di Robert Frost (Adelphi 2022). E hanno dialogato con l’autrice Daniela D’Oronzo Libraia Ubik Taranto & Tiziana Magrì, direttrice Festival.

E ancora Paola Mancinelli, Francesco Cagnetta, Eleonora Ines Nitti Capone, Vanna Carlucci, Claudia Di Palma, Marco Esposito, Dario Goffredo, Serena Mansueto, Luca Crastolla, Rita Greco, Mara Venuto, Beatrice Zerbini, Rosaria Ragni Licino, Gabriella Grande.

Il 30 giugno presso il Chiostro MuDi, in città vecchia, ci sarà la presentazione e il reading poetico “Malesciana” di Giacomo Giancane, che si definisce accanito lettore dei “maledetti” francesi, degli ermetici italiani e degli avanguardisti russi. È al suo esordio con “Malesciana”.

Presentazione e reading poetico di Luca Crastolla e Rita Greco a cura di Silvana Pasanisi, poeta.

E poi una domanda meravigliosa aprirà  il dialogo con Davide Rondoni: “Cos’è la Natura? Chiedetelo ai poeti”, in dialogo con Alessandro Mainò medico e scrittore.

Davide Rondoni (Forlì 1964), poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia: con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi di poesia. È tradotto in vari Paesi del mondo in volume e rivista. Collabora a programmi di poesia in radio e tv (RAI, tv2000, San Marino RTV) e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di Poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». 

Antonella De Biasi