Negli Stati Uniti esiste una Commissione Federale sul Soffitto di Cristallo (United States Federal Glass Ceiling Commission), una commissione insomma per “l’invisibile ma invalicabile barriera che impedisce alle donne di salire ai gradini superiori della scala aziendale, indipendentemente dalle loro qualifiche o dai loro risultati”.
Il diamante cristallino è il minerale di origine naturale più duro che si conosca e la sua durezza nella Scala di Mohs è pari a 10. Duro e trasparente.
Il tetto invisibile ed invalicabile tra la donna ed il cielo.
Io l’ho visto più volte, perché anche le trasparenze più accurate si notano con la giusta luce e la lente corretta.
E l’hanno visto anche loro, ne sono certa.
Loro, le donne-scrittrici che hanno affrontato nelle loro opere il tema della sessualità.
Il corpo, il sesso, la sessualità, la creatività, il carattere non taciuto.
Non più vittime. Non più peccatrici. Non più pietra dello scandalo. Non più servizievoli e/o amorevoli e/o madri e/o mogli. E basta.
Da allora in poi, non più.
Sembra un titolo semplice, senza pretese e generico. Queste pagine, in realtà, nascondono una profondità difficile da definirsi. Il piano letterale è quello che racconta la vita della donna educata dal padre nel culto del lavoro e sposata a un uomo gretto, mediocre.
Il valore aggiunto dell’opera, invece, risiede nella questione sociale dei primi movimenti verso l’emancipazione femminile.
“Tutti si accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna, rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose: quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole […] e incominciai a pensare se alla donna non vada attribuita una parte non lieve del male sociale.”
Provocatoria e precorritrice di antichi palpiti di liberazione femminile, Rina Faccio ha una voce chiara e distinta per affermare l’importanza di essere donna, indipendentemente dal suo essere moglie e madre.
Ambientato in Indocina negli anni Trenta, è la passione dolce e violenta tra una francese di umili origini quindicenne e un uomo miliardario cinese. Un amore ostacolato in tutti i modi dalle rispettive famiglie, un legame che non riesce a dissolversi nonostante le differenze e le difficoltà. Un amore carnale, fatto di corpi avvinghiati e ricerca di affetto.
“Non c’era da attirare il desiderio. Il desiderio era in colei che lo provocava o non esisteva. C’era fin dal primo sguardo o non era mai esistito. Era l’immediata intesa sessuale tra due persone o non era niente.”
Marguerite Duras ha fatto scandalo per la crudezza e la veridicità delle sue parole, per l’argomento trattato, per la carne, il nudo ed il sesso esplicito. Un romanzo fatto di salti temporali in cui rimbalzano i ricardi. L’amante trasfigura e risolve integralmente in una scrittura spoglia, e prodigiosamente intensa, il complice gioco che la memoria e l’oblio ricalcano sulla trama della vita.
Una stanza tutta per sé – Virginia Woolf
La ricerca di essere donna. La ricerca di esserlo senza chiedere permesso. Lo dice Virginia Woolf nella prima delle due conferenze tenute presso la Arts Society di Newnham e la Odata di Girton nell’ottobre del 1928 come sia difficile. “Sarebbe possibile offrirvi alcune osservazioni su Fanny Burney, alcune altre su Jane Austen. Ma quando mi sono messa a considerare l’argomento ho capito non sarei stata in grado di consegnarvi un nocciolo di verità”. Il lettore ha così tra le mani un vero e proprio spaccato della condizione della donna intellettuale del suo tempo, risultato di una esclusione continua e perpetrata nel tempo, fatta di silenzi e di vergogna di esibirsi. La vergogna di essere ciò che vergogna non è.
La camera di sangue – Angela Carter
La raccolta di racconti La camera di sangue del 1979 rappresenta la riscrittura e rielaborazione da parte di Angela Carter di alcune fiabe ben note ad adulti e bambini. Assistiamo ad una vera e propria trasposizione che modifica vari elementi presenti nella narrazione delle fiabe originali. L’antologia consta di dieci racconti: La camera di sangue, La corte di Mr. Lyon, La sposa della tigre, Il gatto con gli stivali, Il re degli elfi, La bambina di neve, La signora della casa dell’amore, Il lupo mannaro, La compagnia di lupi e Lupo-Alice. Angela Carter raccoglie dieci famose favole reinterpretate in chiave gotica, sensuale e irriverente e si diverte a giocare con gli archetipi che appartengono al nostro immaginario infantile, creando nuove visioni horror e allo stesso tempo sexy e rivoluzionarie.
I monologhi della vagina – Eve Ensler
Quante cose dovrei dire adesso, parlando di questo libro. No, non basterebbero comunque. Era Broadway. Era il 1996. E, se chiudo gli occhi, sento l’odore del palco anche qui, tra queste mura rosse e di mattoni. Lei decise così di raccogliere la testimonianza di duecento donne di tutte le età, razze, classi e professioni. Voleva parlare del non detto. O meglio, parlare del già detto in modo nuovo e vitale. Parlare del dolore, della fame. Parlare. Dell’orgasmo dell’amore e del sudore della paura. Della violenza sulle donne.
Credo che ciò che non si dice non venga visto, riconosciuto e ricordato. Ciò che non diciamo diventa un segreto, e i segreti spesso creano vergogna, paura e miti.
È una storia seria, divertita, choccante, fantasiosa e drammatica.
È allegra, è triste, è disinibita, timida, esuberante, schiva, vanitosa, passionale, violata.
È lei. Siamo noi.
Storie di donne ma non solo per donne. Perché se noi veniamo da Venere e lui, il maschio, da Marte, questo libro è un bel biglietto andata e ritorno da regalare, per un viaggio che vale comprensioni e misteri di una vita.
Ho pensato molto come e con chi chiudere questa breve carrellata.
Ho scritto e riscritto. Alla fine ha vinto lei:
Enciclopedia della donna. Aggiornamento – Valeria Parrella
Aggiornamento, sì. Perché Amanda, ripensando all’Enciclopedia delle donne pubblicata negli anni Sessanta, comprende che bisogna rimetterci mano ed integrarla.
In quella lì, infatti, la donna era resa edotta sul vivere, dall’alimentazione allo sport, dalla casa al lavoro.
Niente sesso però. Niente fica. Dettaglio non da poco.
Per fortuna ci pensa Amanda.
Per fortuna ci ha pensato Valeria Parrella, a scriverlo.
Usare parole precise, comprensibili e divergenti.
Avere il coraggio di creare scandalo per squarciare il muro delle differenze e delle diffidenze.
Essere donna, femmina, con testa, corpo, voglie e volontà.
Forse basta ricominciare da qui e da ora.
E basta.
Natalia Ceravolo
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