Questo intervento non intende ripercorrere la trama e le vicende dei personaggi, che meritano di essere vissute in prima persona attraverso la lettura dei preziosi testi originali.
L’intento è di approfondire la geniale capacità di Akiko Yosano di comprendere, tradurre e sovvertire il senso e il ruolo dei protagonisti di un romanzo già di per sé senza precedenti.
Risalente agli inizi dell’XI secolo, Genji monogatari, l’opera di Murasaki Shikibu, è infatti considerato dagli studiosi un romanzo di straordinaria modernità, che ha inoltre ispirato altri romanzi, opere teatrali e produzioni cinematografiche. Ci si riferisce ad esso, persino, come al “primo romanzo moderno”.
Figura 1 – 源氏物語 Genji monogatari: drama film directed by Kōzaburō Yoshimura (1951)
Ed è questa modernità a catturare anche l’interesse di scrittori contemporanei, che si sono dedicati alla sua traduzione e quindi interpretazione, tra cui la nostra Akiko Yosano.
Mi piace, a questo proposito, sottolineare il ruolo fondamentale del traduttore che, in un vero e proprio processo creativo, deve cogliere le sfumature del testo originale e restituirle al lettore in una veste inedita. La traduzione non è mai oggettiva, non può esserlo.
In questo, Akiko si dimostra sorprendente e illuminata, trovando in Murasaki affinità e ispirazione. Nonostante ciò, il suo lavoro sarà quello di ribaltare alcuni dei punti centrali dell’opera.
In Genji Monogatari il protagonista è Hikaru Genji, ovvero Genji lo splendente, figlio dell’imperatore del Giappone. Figura mascolina e ambigua, emblema del libertino che, pur avendo particolare cura delle donne con cui intrattiene relazioni, le ferisce inevitabilmente.
Genji non era figlio legittimo dell’imperatore ma nato da una seconda moglie dello stesso, una concubina di basso rango ma di particolare grazia ed eleganza (a quel tempo vigeva la poligamia). Pertanto, non apparteneva al ramo principale della famiglia e non avrebbe mai potuto essere erede al trono.
A tratteggiare l’intera esperienza di Genji è il rapporto complesso con la figura femminile e in particolare materna, poiché perderà la madre in tenera età e la sua vita sarà per sempre segnata dalla ricerca di una figura che possa in qualche modo colmarne il vuoto. La cercherà anche in successive relazioni del padre che, in quanto matrigne, gli saranno proibite.
Le figure femminili del Genji Monogatari prendono vita nella mente di Akiko. La sua penna s’intinge nella loro sofferenza e gioia, nella loro forza e fragilità, dando vita a nuovi versi che risuonano con l’eco del passato. La poetessa era attratta dalla loro complessità e dalla loro forza interiore, in contrasto con la rappresentazione stereotipata delle donne nella società giapponese del suo tempo.
La figura di Genji, il principe splendente, diventa ora un simbolo dell’amore effimero e della bellezza decadente. Le sue numerose amanti come la sfortunata Fujitsubo assumono la voce di Akiko, che canta la loro passione e il loro dolore con tutta la sua forza e divergenza interpretativa.
Figura 2 – Yashima Gakutei: Princess Fujitsubo in Court Costume with a Fan.
Akiko, non più solo poetessa, diventa una critica letteraria acuta e appassionata. La sua traduzione non solo rende accessibile l’opera al pubblico moderno, ma offre una nuova interpretazione che valorizza il ruolo delle donne nella storia.
Nel Genji Monogatari, le donne sono spesso relegate a un ruolo secondario, confinate all’interno del palazzo imperiale e prive di autonomia. Akiko, invece, le celebra come figure complesse e piene di vita, capaci di amare, soffrire e lottare per la propria felicità.
Anche in questo caso, la versione di Akiko è intrisa di femminismo e di una forte identità personale. Attraverso il suo dialogo con il Genji Monogatari, la scrittrice giapponese sfida le convenzioni sociali del suo tempo e invita le donne a rivendicare la propria voce e il proprio ruolo nella società.
Grazie al suo lavoro di traduzione, adattamento e interpretazione, Akiko è stata in grado di rendere moderna la modernità di Murasaki.
Se Murasaki esprimeva concetti estremamente moderni nel suo tempo, Akiko, a sua volta, ha reinterpretato questi concetti rendendoli ancora più rilevanti per il mondo contemporaneo.
E tu cosa ne pensi?