Qual è l’ultimo libro italiano che hai letto?
Qual è il tuo libro italiano preferito?
Due domande alle quali molti rispondono con qualche momento di esitazione… se poi viene richiesto di fare due liste: una per i migliori libri italiani dal 1946 al 1999 e un’altra per quelli dal 2000 a oggi, le cose si complicano decisamente. E ce ne siamo accorti perché il numero dei partecipanti alla scrittura delle liste della Top21 è stato decisamente inferiore a quello dell’anno precedente, la Top20 sui migliori 20 libri degli ultimi venti anni e la motivazione di queste assenze è stata quasi sempre la stessa: non so che libri mettere! E pur tranquillizzando che era possibile lasciare la lista monca, non siamo riusciti ad avere lo stesso entusiasmo di risposte rispetto a quando è stato possibile raccontare di letture non sono italiane.

Ma per chi ha votato (e per chi è curioso di sapere come è andata a finire) ecco comunque svelate le liste.

1946-1999

Se questo è un uomo Primo Levi
Il nome della rosa Umberto Eco
Il giardino dei Finzi Contini Giorgio Bassani
La luna e i falò Cesare Pavese
Il gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Lessico famigliare Natalia Ginzburg
Sostiene Pereira Antonio Tabucchi
La storia Elsa Morante
Il barone rampante Italo Calvino
Una questione privata Beppe Fenoglio

2000-2018

Io non ho paura Niccolò Ammaniti
L’amica geniale Elena Ferrante
Gomorra Roberto Saviano
Accabadora Michela Murgia
Le otto montagne Paolo Cognetti
Certi bambini Diego De Silva
   
   
   
   

Come Simone Battig ha scritto nella presentazione del “gioco”, a noi piace fare le liste per capire cosa legge il lettore rispetto a quello che propone il mercato in modo da provare a fare delle riflessioni sul mondo della letteratura attuale.

Ecco alcune mie osservazioni:

  1. Molti non hanno risposto all’appello perché non riuscivano a completare le liste. L’assenza però è già una risposta importante: la letteratura italiana, soprattutto dal 2000 a oggi non è molto amata.
  2. I partecipanti alla compilazione delle liste pur essendo numericamente inferiori all’anno scorso erano però partecipanti al “gioco” tendenzialmente nuovi.
  3. I libri citati in totale sono 315, ma la seconda lista, quella dal 2000 a oggi, non è completa perché molti, come dicevamo, non sapevano come completarla. Alla fine abbiamo solo 6 titoli. Molti di questi titoli sono più vicini agli anni 2000 e poco agli ultimi anni.
  4. Su 315 titoli 79 sono di donne, con una maggiore presenza nella seconda lista. Alcune di queste scrittrici non sono molto note, e averle in lista ci permette di riscoprirle.
  5. Alcuni titoli presenti nella Top20 tra i migliori titoli degli ultimi 20 anni, scompaiono in questa lista, come ad esempio: Caos calmo di Sandro Veronesi e Venuto al mondo di Margaret Mazzantini.
  6. L’amica geniale di Elena Ferrante terza nella classifica Top 20 è al secondo posto nella Top 21 scavalcata da Io non ho paura di Niccolò Ammaniti che non compariva nella Top20.
  7. Diego De Silva che aveva molti titoli nella Top20 qui entra solo con Certi bambini.

Leggendo le liste c’è chi però ha una reazione non proprio entusiasta come Simone Battig, promotore delle liste. Secondo Simone infatti la prima lista sembra il misto di libreria di scuola/genitori/ long seller per passaparola senza una vera lettura, mentre la lista recente sembra la compilazione dei libri più venduti e più premiati… insomma quelli da pagine di Repubblica il che veramente conferma solo una cosa, ovvero che gli scrittori italiani veri e importanti non li legge nessuno. E Simone si domanda: ma di chi è la colpa? Degli editori? Degli operatori culturali che continuano a parlare dei libri peggiori e a non leggere altri libri solo perché “troppo fuori dal gusto medio”?

Non so se possiamo parlare di colpe.
Quello che però so che possiamo fare è proporre letture che escono dalla nostra zona di confort, letture che passano inosservate troppo in fretta ed essere quindi portavoce di una letteratura altra.

Ce la faremo?

Lea Iandiorio