Un saggio per orientarsi, in un panorama musicale vastissimo, che va dal 1300 ai giorni nostri, ecco 100 brani di musica classica da ascoltare una volta nella vita di Nicola Campogrande, compositore, direttore del festival MITO – Settembre Musica, dal 2016. Ciò che invita a fare, con questo suo ultimo libro, è uscire di casa per vivere e scoprire la musica classica. Recarsi là dove la si suona, nelle sale da concerto, nei teatri, nelle chiese e farne esperienza, assaporarla con le orecchie, con la mente e con il corpo perché, scrive «Tutta la musica classica è stata e continua a essere scritta per essere ascoltata dal vivo».

100 brani di musica classica da ascoltare una volta nella vita è un libro divulgativo, un saggio che prende per mano il lettore curioso, non necessariamente esperto di musica, per accompagnarlo nell’universo della musica. Lo fa con grazia, grandissima conoscenza ma soprattutto con amore.

Cosa è per te la musica classica?

Per me la musica classica è innanzitutto felicità. Poi passione. Turbamento. Brivido. Ma è anche il mio lavoro, è la musica che scrivo tutti i santi giorni, che seguo nelle prove insieme ai miei interpreti, che ascolto insieme al pubblico in sala da concerto, che faccio scoprire a poco a poco ai miei figli, che regalo agli amici. È la musica che rende un po’ più intensa la vita di chi ha la fortuna di incontrarla.

I brani del libro, scrivi  nell’introduzione, “possono arricchire la vita di chi li ascolta”. Come hai scelto questi pezzi che tu definisci “amici con cui passare del tempo”?

Intanto questi 100 brani sono i più belli, i più forti, quelli che secondo me non si può davvero non ascoltare. Ma, distribuiti cronologicamente come ho fatto in questo libro, sono anche una piccola storia della musica, che dal 1300 arriva ai compositori viventi e permette a chiunque di capire come sono andate le cose, in questi otto secoli. Molti sono brani da sempre considerati importanti, nodali, vere e proprie icone della musica occidentale; altri, invece, sono pezzi meno noti, ma che io trovo imprescindibili. Non si tratta dunque di un’enciclopedia: i miei 100 sono il frutto di una scelta d’autore, per quanto ragionata, e non posso che chiedere al lettore di fidarsi.

Parlare e scrivere di musica classica non è facile. Spesso si pensa che i libri che ne parlano siano per addetti ai lavori, questo non lo è. È una mappa storico geografica che aiuta a orientarsi, a rompere il  ghiaccio e a scoprire la forza e la ricchezza della musica. Perché un giovane dovrebbe leggerlo?

I bambini adorano la musica classica. Dal nido alle elementari, è raro scoprire qualcuno che non sia sensibile al suo fascino. Di norma, poi, nella preadolescenza i gusti cambiano, anche per reazione. Ed è a quel punto che ci si divide: chi ha occasione, e io direi la fortuna, di frequentare la musica classica ne fa una ricchezza personale (si pensi ai ragazzi che frequentano le scuole medie a indirizzo musicale, i licei musicali, e ovviamente i Conservatori); chi invece non la incontra ne fa serenamente a meno, salvo poi accorgersi, in età matura, che ci sono emozioni, brividi, pensieri che solo la musica classica sa offrire. Tanto che le sale da concerto sono piene di ascoltatori che, a un certo punto della loro vita, hanno riannodato il filo di quel piacere smarrito, e sono tornati a seguire orchestre, pianisti, quartetti d’archi. È un percorso normale, molto collaudato, che va benissimo. Ma, se un giovane non musicista viene colto dalla curiosità di scoprire perché così tanta gente, da secoli, frequenta le sale da concerto, e che cosa ci sarà mai di così bello nella musica classica, ecco, in questo libro trova riferimenti, idee, suggestioni che credo gli possano dare  una mano.

Due pagine scarse per ogni autore, una pennellata veloce, un piccolo quadro che racchiude un mondo.  È difficile  essere così sintetici e immediati?

La quantità di parole da usare, quando si parla di musica, è un elemento determinante. Personalmente non credo che funzionino le mezze misure: se si ha un’idea su un brano, o si scrive un saggio di trecento pagine per illustrarla nei dettagli o la si esprime in una pagina e mezza. Altrimenti quell’idea non vale nulla. Non è facile, è vero; ma è la cosa che va fatta.

Nell’immaginario collettivo la musica classica è stantia, un po’ vecchia, polverosa.  Tu invece parli di passione,  seduzione, sensualità, piacere della scoperta e ci regali una storia della musica vibrante e tutt’altro che stantia. Era questo il tuo obiettivo, far emergere l’energia e il vigore che da secoli la musica porta con sé?

La musica classica è in piena forma da secoli, riempie le sale da concerto in tutto il mondo, ha milioni di ascoltatori appassionati. Non ha certo bisogno di me, insomma. Ma, se qualcuno si è fatto un’idea sbagliata e pensa che si tratti di qualcosa di polveroso, forse sì, il mio saggio può aiutarlo a vedere le cose in modo più chiaro. E magari a rivedere le sue posizioni.

Domanda  un po’ banale. Quali sono i tuoi autori più amati, quelli senza i quali ti sentiresti, forse, un po’ orfano?

Selezionare 100 brani che amo e che consiglio di ascoltare è stata un’impresa, se si considera che quelli che frequentiamo abitualmente, in sala da concerto, sono molte migliaia. Chiedermi di scegliere ulteriormente sarebbe un’inutile crudeltà.

Intervista a cura di Raffaella Ronchetta

Tips della redazione

Su questo sito puoi trovare la programmazione concertistica e i festival di musica classica in Italia per il 2019.
http://www.cidim.it/cidim/content/314704

Cliccando invece sul link riportato sotto hai la possibilità di curiosare tra le rassegne e i concerti nella vicina Francia.
https://www.france-voyage.com/francia-eventi/cat-musiqueclassique.htm

ClassicTic invece è un sito specializzato nel turismo culturale legato ai concerti di musica classica nei teatri più importanti d’Italia e d’Europa.
https://www.classictic.com/it/

Il sito Ranker.com ha stilato la lista delle emittenti radiofoniche più seguite su scala europea che trasmettono musica classica.
https://www.ranker.com/list/european-classical-music-stations-and-networks/reference

Il portale makeuseof.com ha selezionato 10 stazioni radio digitali dedicati alla musica classica e mostra dei tutorial per accedere all’ascolto in streeming.

Un canale web inglese interamente dedicato alla musica classica con eventi, interviste ai musicisti e compositori più importanti, documentari sul genere classico lo trovate qui sotto.
https://www.medici.tv/en/

Per la programmazione in TV il palinsesto Rai con il progetto La Rai per la musica offre canali TV e radio con una ricca programmazione di musica classica, con Rai 5, Rai Radio 3 e Rai Radiodf 5.
http://www.classica.rai.it

E visto che l’ascolto di musica classica non ha età abbiamo riportato dal sito nostrofiglio.it una playlist di brani selezionati per i più piccoli.
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-3-6-anni/musica-per-bambini/la-playlist-di-musica-classica-per-bambini